Non sarà più il Primo maggio di una volta

Piero Vietti

Dopo questa canzone di Elio e le storie tese sul concertone del Primo maggio, chi andrà a esibirsi sul palco di piazza San Giovanni non potrà non sfidare il rischio del ridicolo.

    Dopo questa canzone di Elio e le storie tese sul concertone del Primo maggio, chi andrà a esibirsi sul palco di piazza San Giovanni non potrà non sfidare il rischio del ridicolo. Al solito geniali, gli Elii hanno preso tutti i luoghi comuni dell'appuntamento musicale organizzato dai sindacati ogni anno esaltandoli per seppellirli. Come ha notato Luca Sofri su Twitter, un'operazione simile a quella di Paolo Villaggio con la corazzata Kotemkin. Non si potrà più fare un'invettiva contro il capitalismo, gridare "siete tantissimi" o far suonare "un gruppo che valorizza il territorio con percussionista ganese" senza sentirsi descritto da questa canzone. Operazione perfetta: Elio e le storie tese esaltano i luoghi comuni che tutti hanno in mente sul concertone. E lo seppelliscono.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.