Il salto dello squalo di Giovanni Allevi

Piero Vietti

Ormai Allevi ha fatto quello che nel gergo televisivo si chiama salto dello squalo. Svelato da tempo il bluff, siamo alla puttanata per la puttanata, ben oltre il "purché se ne parli".

    Ormai Allevi ha fatto quello che nel gergo televisivo si chiama salto dello squalo. Svelato ormai da tempo il bluff, siamo alla puttanata per la puttanata, ben oltre il "purché se ne parli".

    Dall'ANSA di ieri:

    "A Beethoven manca il ritmo. Quello lo possiede Jovanotti".È un Giovanni Allevi dissacrante e ipnotico quello che ha parlato, oggi, ai giurati del Giffoni Film Festival. "Con Jovanotti ho imparato il ritmo". "Non posso entrare in molti Conservatori italiani - ha aggiunto - mi dispiace ricevere a volte le contestazioni degli studenti che li frequentano, mi dispiace sapere che non potrò varcare le loro porte, ma so che la cosa importante è raggiungere il cuore della gente".

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.