"Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato"

Piero Vietti

Nei giorni in cui la Francia celebra la morte della libertà di pensiero imponendo l'educazione di stato obbligatoria basata sulla "religione della Repubblica", appare su Slate questo inno alla scuola statale (e ci mancherebbe) con una tesi quantomeno curiosa: se mandate i vostri figli nelle scuole private siete delle cattive persone perché se tutti iscrivessero i propri figli a quelle statali, queste prima o poi migliorerebbero.

    Nei giorni in cui la Francia celebra la morte della libertà di pensiero imponendo l'educazione di stato obbligatoria basata sulla "religione della Repubblica", appare su Slate questo inno alla scuola statale (e ci mancherebbe) con una tesi quantomeno curiosa: se mandate i vostri figli nelle scuole private siete delle cattive persone perché se tutti iscrivessero i propri figli a quelle statali, queste prima o poi migliorerebbero.

    L'autrice del pezzo (che ieri ha scatenato un bel dibattito sui social network, animatore Ross Douthat) aggiunge di essere consapevole che le scuole statali (in America) siano parecchio scarse, e che per migliorarle serviranno intere generazioni di bambini, ma questo non deve frenarci: il sacrificio delle prossime 3-4 generazioni di studenti servirà a dare un servizio migliore (forse) ai nipoti dei nostri nipoti. Logico, no? E se i genitori di oggi non sono soddisfatti di tutta l'ignoranza che queste scuole mediocri versano nella testa dei propri figli, che gli facciano ripetizioni loro a casa. "Voi volete il meglio per i vostri figli – scrive – ma i vostri figli non ne hanno bisogno!". E tanti saluti alla libertà di scelta e di educazione (che sarà solo di stato).

    L'autrice non vuole chiudere tutte le scuole private per legge (è pur sempre americana), ma chiede un "aggiustamento morale". Questo il suo ragionamento: tutti vogliono una scuola migliore; ma le scuole migliori sono quelle private; non tutti possono permettersi le scuole migliori; soluzione: tutti alla scuola pubblica, così diventerà migliore anch'essa. Forse. Un giorno.

    Chiaro, no? Se la scuola di stato fa schifo è colpa dei privati che fanno belle le loro scuole, non dello stato che probabilmente eroga un servizio insufficiente o comunque non il linea con gli standard educativi che due genitori voglioni per i propri figli.

    Com'era quello slogan (citato da Douthat ieri)? "Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato".

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.