Se i giornali sono morti, il big data journalism non sta molto meglio
Pare che FiveThirtyEight, il sito del grande esperto di Big Data Nate Silver che avrebbe dovuto rivoluzionare il giornalismo e cambiarlo una volta per tutte stia andando molto male. Pochi clic, poca visibilità, pochissima pubblicità. L'editore, ESPN, è disperato, scrive Usa Today, e considera l'esperimento "un disastro". Evidentemente cercare di spiegare e prevedere il mondo con la sola analisi dei dati alla lunga stufa anche i lettori più fanatici. E soprattutto, lo scriveva Mattia Ferraresi qualche mese fa, pensare di conoscere il mondo "così com'è" con la forza dei numeri è impossibile. Gira e rigira, fa notare Marco Bardazzi sulla Stampa, chi resiste meglio nel mondo dell'informazione sono le testate tradizionali. Quelle che si rinnovano, of course, ma anche quelle che seguono un metodo giornalistico per molti ormai obsoleto. Ma che evidentemente funziona ancora.
Pare che FiveThirtyEight, il sito del grande esperto di Big Data Nate Silver che avrebbe dovuto rivoluzionare il giornalismo e cambiarlo una volta per tutte stia andando molto male. Pochi clic, poca visibilità, pochissima pubblicità. L'editore, ESPN, è disperato, scrive Usa Today, e considera l'esperimento "un disastro". Evidentemente cercare di spiegare e prevedere il mondo con la sola analisi dei dati alla lunga stufa anche i lettori più fanatici. E soprattutto, lo scriveva Mattia Ferraresi qualche mese fa, pensare di conoscere il mondo "così com'è" con la forza dei numeri è impossibile. Gira e rigira, fa notare Marco Bardazzi sulla Stampa, chi resiste meglio nel mondo dell'informazione sono le testate tradizionali. Quelle che si rinnovano, of course, ma anche quelle che seguono un metodo giornalistico per molti ormai obsoleto. Ma che evidentemente funziona ancora.
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