Dietro ai selfie
Che cosa spinge tutti noi, ma soprattutto la generazione dei cosiddetti millennial, i nati dal 1980 in poi, a inondare i social network di selfie? Perché davanti a un evento, una persona più o meno famosa, un amico, un posto più o meno esotico uno dei primi pensieri che abbiamo è quello di farci un selfie? Che cosa – o chi – cerchiamo, in fondo, pubblicando in rete quell’autoscatto? Approvazione, sicurezza in noi stessi, complimenti? Certamente. Ma forse non è tutto qua.
Che cosa spinge tutti noi, ma soprattutto la generazione dei cosiddetti millennial, i nati dal 1980 in poi, a inondare i social network di selfie? Perché davanti a un evento, una persona più o meno famosa, un amico, un posto più o meno esotico uno dei primi pensieri che abbiamo è quello di farci un selfie? Che cosa – o chi – cerchiamo, in fondo, pubblicando in rete quell’autoscatto? Approvazione, sicurezza in noi stessi, complimenti? Certamente. Ma forse non è tutto qua. Lunga indagine oggi sul Foglio per andare oltre il narcisismo e scoprire che dietro agli autoscatti postati sul web c’è un modo nuovo di raccontare se stessi e un desiderio antico.
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