Papa Francesco (foto LaPresse)

Il Papa contro i legalisti: "La Chiesa ha le porte sempre aperte"

Matteo Matzuzzi
Francesco e l'ospedale da campo: misericordia è accogliere i feriti.

"Un uomo, una donna, che si sente malato nell'anima, triste, che ha fatto tanti sbagli nella vita, a un certo momento sente che le acque si muovono, c'è lo Spirito Santo che muove qualcosa, o sente una parola. 'Ah, io vorrei andare!', e prende coraggio e va. E quante volte oggi nelle comunità cristiane trova le porte chiuse". Si sente dire "Ma tu non puoi, no, tu non puoi. Tu hai sbagliato qui e non puoi. Se vuoi venire, vieni alla Messa, ma rimani lì, ma non fare di più".

 

Inconcepibile, ha detto stamane il Papa durante l'omelia come di consueto pronunciato a braccio nella cappella di Santa Marta, secondo la trascrizione di Radio Vaticana. "Tu chi sei che chiudi la porta del tuo cuore a un uomo, a una donna che ha voglia di migliorare, di rientrare nel popolo di Dio, perché lo Spirito Santo ha agitato il suo cuore?". A me, ha aggiunto Francesco, "fa dispiacere questo", perché "la Chiesa ha sempre le porte aperte. E' la casa di Gesù e Gesù accoglie. Ma non solo accoglie, va a trovare la gente come è andato a trovare questo. E se la gente è ferita, cosa fa Gesù? la rimprovera perché è ferita? No, viene e la porta sulle spalle. E questa si chiama misericordia".

 

[**Video_box_2**]A minare la conversione del ferito, del malato, è l'uomo: "Quello che fa lo Spirito Santo nel cuore delle persone, i cristiani con psicologia di dottori della legge distruggono". Tante volte ancora oggi, a giudizio del Pontefice, si replica quanto racconta il Vangelo odierno, con il paralitico intristito che viene guarito da Gesù benché fosse sabato, scatenando così le ire dei dottori della legge: "Una storia che avviene tante volte  anche oggi".

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.