Il Papa: "Pensiamo ai martiri sgozzati solo perché cristiani"
Il Papa è tornato a parlare dei cristiani perseguitati, oggi "forse più che nei primi tempi". Lo ha fatto durante la messa mattutina a Santa Marta, dove era presente il neo patriarca di Cilicia degli armeni, Gregorio Pietro XX Ghabroyan. I cristiani, ha detto Francesco "sono perseguitati, uccisi, cacciati via, spogliati solo per essere cristiani". Ha fatto riferimento all'ultima delle Beatitudini per deprecare il "silenzio complice di tante potenze" che avrebbero potuto fermare per tempo "quanto accade nel mondo": "Quando vi poteranno nelle sinagoghe, vi perseguiteranno, vi insulteranno, questo è il destino del cristiano. E oggi siamo davanti a questo destino cristiano. Andare sulla stessa strada di Gesù".
Francesco è tornato a parlare della grande persecuzione del popolo armeno orchestrata cent'anni fa dall'Impero ottomano ormai declinante. L'Armenia, "la prima nazione che si è convertita al cristianesimo. Perseguitata soltanto per il fatto di essere cristiani", ha ricordato il Papa parlando a braccio. "Noi oggi, sui giornali, sentiamo orrore per quello che fanno alcuni gruppi terroristici, che sgozzano la gente solo per essere cristiani. Pensiamo a questi martiri egiziani, ultimamente, sulle coste libiche, che sono stati sgozzati mentre pronunciavano il nome di Gesù".
"E il popolo armeno", riporta Radio Vaticana nella consueta sintesi all'omelia papale, "è stato perseguitato, cacciato via dalla sua patria, senza aiuto, nel deserto". Niente di nuovo, però: "Quello che hanno fatto con Gesù, durante la storia è stato fatto con il suo Corpo, che è la Chiesa". Riferendosi agli armeni, Francesco ha voluto idealmente abbracciare "tutti voi vescovi e fedeli e sacerdoti" e "ricordare questa persecuzione che avete sofferto e ricordare i vostri santi, tanti santi morti di fame, di freddo, nella tortura, nel deserto per essere cristiani".
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