Papa Francesco ha dedicato la catechesi di oggi alle "promesse fatte ai bambini" (LaPresse)

Il Papa: "Vi chiedo perdono per gli scandali recenti a Roma e in Vaticano"

Matteo Matzuzzi
"Io vorrei, prima di iniziare la catechesi, a nome della Chiesa, chiedervi perdono per gli scandali che in questi ultimi tempi sono accaduti sia a Roma che in Vaticano, vi chiedo perdono". Il Papa ha aperto così la catechesi del mercoledì in piazza San Pietro.

"Io vorrei, prima di iniziare la catechesi, a nome della Chiesa, chiedervi perdono per gli scandali che in questi ultimi tempi sono accaduti sia a Roma che in Vaticano, vi chiedo perdono". Il Papa premette questa frase alla catechesi pronunciata questa mattina in piazza san Pietro e dedicata alle "promesse che facciamo ai bambini". Francesco prende spunto dal passo del Vangelo di Matteo, in cui Gesù condannava chi dava scandalo.

 

[**Video_box_2**]"La parola di Gesù è forte oggi: 'Guai al mondo per gli scandali'", ha esordito Bergoglio, aggiungendo: "Gesù è realista e dice 'E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale avviene lo scandalo'". Francesco non ha menzionato gli scandali "a Roma e in Vaticano" cui si riferiva, ma le ipotesi che vanno per la maggiore tra i commentatori portano alle dichiarazioni reiterate di mons. Krzysztof Charamsa, il sacerdote polacco officiale alla Congregazione per la dottrina della fede che ha deciso di aprirsi al mondo alla vigilia del Sinodo ordinario sulla famiglia e alla vicenda del presunto giro di prostituzione omosessuale nel quartier generale della Curia generalizia dei Carmelitani. Vicenda ancora da chiarire nei suoi contorni.

 

Il Pontefice ha quindi affrontato il tema della catechesi: "Noi adulti siamo pronti a parlare dei bambini come di una promessa della vita. Tutti diciamo: i bambini sono una promessa della vita. E siamo anche facili a commuoverci, dicendo ai giovani che sono il nostro futuro, è vero. Ma mi domando, a volte, se siamo altrettanto seri con il loro futuro, con il futuro dei bambini e con il futuro dei giovani!". Una domanda "che dovremmo farci più spesso è questa", ha aggiunto Francesco: "Quanto siamo leali con le promesse che facciamo ai bambini, facendoli venire nel nostro mondo? Noi li facciamo venire al mondo e questa è una promessa, cosa promettiamo loro?". L'amore, ha detto ancora il Papa, "è la promessa che l'uomo e la donna fanno ad ogni figlio: fin da quando è concepito nel pensiero. I bambini vengono al mondo e si aspettano di avere conferma di questa promessa: lo aspettano in modo totale, fiducioso, indifeso. Basta guardarli: in tutte le etnie, in tutte le culture, in tutte le condizioni di vita! Quando accade il contrario, i bambini vengono feriti da uno 'scandalo', da uno scandalo insopportabile, tanto più grave, in quanto non hanno i mezzi per decifrarlo".

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.