Il Pontefice durante l'Angelus ha commentato nuovamente i fatti avvenuti venerdì a Parigi (Lapresse)

Il Papa: "Usare il nome di Dio per questi atti intollerabili è una bestemmia"

Matteo Matzuzzi
In una piazza San Pietro blindata, il Papa commenta la strage di Parigi: "Tanta barbarie ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell’uomo ideare e realizzare eventi così orribili".

Roma. Il clima in piazza San Pietro era surreale. Poco prima delle 12, ora canonica dell’Angelus, non c’era il consueto sventolio di striscioni e bandiere. I controlli delle forze dell’ordine italiane erano massicci, come non si vedeva da tempo. Automobili di Carabinieri e Polizia, uomini in divisa con armi bene in vista. E tanti controlli: aperto più d’un trolley ai pellegrini che si avvicinavano al sagrato. L’antifona soft di quel che potrebbe accadere tra tre settimane, quando si aprirà il Giubileo.

 

Come era prevedibile, dopo la preghiera dell’Angelus e il commento al brano evangelico del giorno – centrato sulle parole di Gesù riguardo gli avvenimenti ultimi della storia umana, ormai orientata verso il pieno compimento del regno di Dio – Francesco ha commentato nuovamente la strage parigina: “Desidero esprimere il mio dolore per gli attacchi terroristici che nella tarda serata di venerdì hanno insanguinato la Francia, causando numerose vittime”. Dopo aver rivolto un pensiero al presidente François Hollande e “ai familiari di quanti hanno perso la vita e ai feriti”, il Pontefice ha sottolineato che “tanta barbarie ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell’uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero”. Dinanzi a “tali atti intollerabili, non si può non condannare l’inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio – ha detto Bergoglio – riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità! E che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia”.

 

Il Papa ha quindi chiesto un momento di preghiera silenziosa ai fedeli in piazza, prima di recitare coralmente un’Ave Maria. Alla Vergine, Francesco ha chiesto di “proteggere e vegliare sulla cara Nazione francese, la prima figlia della Chiesa, sull’Europa e sul mondo intero”. Già ieri, in una conversazione telefonica con il direttore di Tg2000, Lucio Brunelli, il Papa si era detto addolorato e commosso, chiarendo che nulla avrebbe potuto giustificare quanto accaduto. Nella breve telefonata, Bergoglio aveva ribadito che gli attacchi a Parigi fanno parte di quella “Terza guerra mondiale a pezzi” che si combatte da tempo un po’ ovunque nel mondo.

 

[**Video_box_2**]Questo pomeriggio, alle 18.30 nella cattedrale di Notre Dame de Paris, il cardinale arcivescovo André Vingt-Trois presiederà una messa per le vittime e i familiari delle stesse. Il porporato ha chiesto alle parrocchie cittadine di adeguarsi agli standard di sicurezza richiesti dalle autorità. Intanto, a François Hollande sono giunte anche le condoglianze del Patriarca di Mosca, Kirill, che ha auspicato una mobilitazione di “paesi e popoli per una comune coraggiosa resistenza a questo male”.

  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.