Il Papa in aereo: “Prego per la Conferenza sul clima, siamo al limite del suicidio”
Roma. Il Papa chiede di fare presto nella battaglia contro il cambiamento climatico, perché “ogni anno i problemi sono più gravi” e finora “si è fatto poco”. Francesco, conversando con i giornalisti a bordo dell’aereo che dall’Africa lo ha riportato a Roma dopo il viaggio apostolico in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana, usa parole forti e dice che “siamo al limite di un suicidio”. L’allarme è alto, sottolinea Bergoglio, tanto che “in Groenlandia i ghiacciai hanno perso miliardi di tonnellate”, mentre nel Pacifico “c’è un paese che sta comprando un altro paese per traslocare”, visto che “entro vent’anni non ci sarà più”, in seguito al costante innalzamento del livello del mare. Il Pontefice, come aveva anche esortato a fare i vescovi la settimana scorsa il cardinale Peter Turkson, ha aggiunto di pregare per il buon esito della Conferenza sul clima che s’è aperta oggi a Parigi.
"Chi dà le armi ai terroristi?"
Interrogato a proposito delle frizioni internazionali tra Turchia e Russia dopo l’abbattimento di un jet del Cremlino, Francesco ha ribadito che “la guerra è un affare” e bisognerebbe chiedersi “chi dà le armi ai terroristi”. Il fatto è che “c’è tutta una rete di interessi, dove dietro ci sono i soldi o il potere”. Da anni, ha aggiunto, “siamo in una guerra mondiale a pezzi e ogni volta i pezzi sono sempre più grandi”. A ogni modo, “il Vaticano non so cosa pensa”. La guerra, però, “è un peccato, distruggono l’umanità, sono la causa di sfruttamento, traffico di persone. Si devono fermare!”. Quanto al fondamentalismo religioso, “si deve combattere. Convincere i fondamentalisti è compito dei leader religiosi. Il fondamentalismo – ha aggiunto – è cosa che avviene in tutte le religioni”.
"Porto avanti la pulizia iniziata da Ratzinger"
Assai chiare le parole sullo scandalo Vatileaks 2, che vede alla sbarra cinque imputati, tra cui il monsignore Vallejo Balda, i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, nonché la giovane pierre Francesca Immacolata Chaouqui. Il Papa ha ammesso di aver “fatto un errore”, nominando Vallejo Balda e Chaouqui nella commissione incaricata di riformare le finanze vaticane. La pierre è stata definita da Francesco “una donna che conosceva il mondo dei rapporti commerciali”. In ogni caso, ha aggiunto, la faccenda “non mi ha tolto il sonno”, perché quanto è uscito era già noto e non ha fatto altro che confermare il lavoro di pulizia avviato dieci anni fa da Benedetto XVI. Il Pontefice, a questo proposito, ha ricordato che “durante la Via Crucis del 2005 il cardinale Ratzinger ha parlato della sporcizia della chiesa, lui ha denunciato per primo”. Frasi che sempre l’allora decano avrebbe ripetuto più tardino nell’omelia della missa pro eligendo Pontifice: “Noi lo abbiamo eletto per questa sua libertà di dire le cose. E’ da allora che è nell’aria che in Vaticano c’è corruzione”. Impossibile fornire una ricetta affinché episodi del genere non si verifichino più: “Ringrazio Dio che non ci sia più Lucrezia Borgia!”, ha chiosato con una battuta. Quanto alle polemiche sulla libertà di stampa, il vescovo di Roma ha sottolineato che la stampa deve essere sì libera, ma anche “professionale”. Si deve dire tutto, “ma senza cadere nella disinformazione, la calunnia, la diffamazione”. E comunque, “un vero giornalista professionista, se sbaglia chiede scusa”.
La domanda sul condom
[**Video_box_2**]Come prevedibile, visto che si tornava dall’Africa, al Papa è stata fatta anche la domanda sui metodi contraccettivi e “la posizione della Chiesa forse da cambiare”. Francesco ha risposto in modo sibillino: “La domanda mi sembra parziale”. Il punto è che la Chiesa si trova davanti a una perplessità: “O il quinto o il sesto comandamento”, ha detto Bergoglio: “Difendere la vita o il rapporto sessuale aperto alla vita. Ma questo non è il problema. Non mi piace scendere a riflessioni casistiche quando la gente muore per mancanza di acqua e per fame”.
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