Vatileaks, niente grazia per mons. Balda. Il Papa gli concede la libertà condizionale
L'ex segretario della Prefettura per gli affari economici della Santa Sede era stato condannato a 18 mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta Vatileaks. Il Vaticano: "La pena non è estinta"
Roma. Niente grazia ma solo libertà condizionale per mons. Lucio Vallejo Balda, già segretario della Prefettura per gli affari economici della Santa Sede, condannato lo scorso luglio dal Tribunale vaticano a diciotto mesi di reclusione per divulgazione di documenti riservati nell'ambito dell'inchiesta Vatileaks 2. Con lui, era stata giudicata colpevole Francesca Immacolata Chaouqui: dieci mesi con pena sospesa. Prosciolti per "difetto di giurisdizione", invece, i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi.
Stasera, come recita il comunicato diffuso dalla Sala stampa della Santa Sede, "considerato che il Rev. Vallejo Balda ha già scontato oltre la metà della pena, il Santo Padre Francesco gli ha concesso il beneficio della liberazione condizionale". Il provvedimento di clemenza gli permette di riacquistare la libertà. A ogni modo, si precisa, "la pena non è estinta".
A partire da questa sera, Vallejo Balda esce dal carcere vaticano. Contestualmente, "viene a cessare ogni legame di dipendenza lavorativa con la Santa Sede" e il sacerdote spagnolo rientra nella giurisdizione del vescovo di Astorga, sua diocesi di appartenenza.