Il cardinale Burke è "di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine di Malta"
A dirlo è il Gran Cancelliere prima licenziato e poi reincaricato, Albrecht von Boeselager: "Non c'è stata alcuna intromissione della Santa Sede nei nostri affari interni"
Roma. Il cardinale Burke "è di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine di Malta". A dirlo è stato il Gran Cancelliere dell'Ordine, Albrecht von Boeselager, prima licenziato e poi riammesso per volontà papale al suo posto. Von Boeselager ha rilasciato tali dichiarazioni al sito dell'Arcidiocesi di Colonia, spiegando che "l'arcivescovo Becciu ha la totale fiducia del Papa ed è il suo portavoce". Von Boeselager punta il dito sulla gestione del Gran Maestro Matthew Festing, costretto a dimettersi dopo un'udienza con il Papa: "Negli ultimi tre o quattro anni, il Gran Maestro era stato alienato dal governo dell'Ordine, con il risultato che i suoi candidati preferiti non sono mai stati eletti. Quando altre persone sono state collocate in posizioni di rilievo, il Gran Maestro ha tentato di interferire e nel mio caso forzandomi ad andarmene".
Boeselager, poi, ha ribadito che non c'è stata alcuna intromissione della Santa Sede negli affari interni dell'Ordine di Malta: "E' un'accusa del tutto infondata. Il motivo addotto per farmi dimettere era che si trattava di una richiesta del Santo Padre. Il che non era vero. Si è trattato di un'accusa falsa. In secondo luogo, molti membri dell'Ordine si sono appellati proprio al Papa chiedendogli di agire e di mettere le cose a posto. E così il pontefice ha agito".
Nella lettera con cui nominava mons. Giovanni Angelo Becciu proprio delegato presso l'Ordine di Malta, il Papa scriveva: "Lei, in particolare, curerà tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell'Ordine, specialmente dei Membri professi, affinché sia pienamente realizzato il fine 'di promuovere la gloria di Dio mediante la santificazione dei Membri, il servizio alla Fede e al Santo Padre e l'aiuto al prossimo', come recita la Carta costituzionale". Infine, Francesco chiariva: "Fino alla conclusione del Capitolo straordinario che eleggerà il Gran Maestro, Lei sarà il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l'Ordine. Le delego, pertanto, tutti i poteri necessari per decidere le eventuali questioni che dovessero sorgere in ordine all'attuazione del mandato a Lei affidato".