"L'aborto per eliminare una vita umana è sempre un omicidio". Parola del Papa
I vertici della Conferenza episcopale cilena rivelano il contenuto dell'udienza con Francesco risalente allo scorso febbraio. Sul Sinodo, il Pontefice ha ribadito "che l'obiettivo non era di autorizzare la comunione per i divorziati risposati"
Roma. “Il Papa è stato molto chiaro: l’aborto inteso come volontà di eliminare un essere umano è sempre un omicidio, e non deve essere confuso con le pratiche mediche accettate per salvare una vita”. A parlare così è il segretario della Conferenza episcopale cilena, mons. Fernando Ramos che – assieme al presidente del medesimo organismo, mons. Santiago Silva – ha concesso un’intervista al quotidiano Mercurio sull’incontro avvenuto il mese scorso in Vaticano con Francesco. L’occasione era la visita ad limina e gli argomenti toccati durante l’udienza, a quanto pare, sono stati molti. Innanzitutto l’aborto, con il Pontefice che ha ribadito (ancora una volta) una linea di assoluta condanna delle pratiche abortive. “L’aborto è una questione assolutamente importante per Francesco. Da arcivescovo di Buenos Aires fu durissimo con l’attuale presidente Mauricio Macri quando legalizzò gli ‘aborti non punibili’ in veste di governatore, e si oppose a una ‘guida medica’ che Cristina Kirchner era intenzionata a diffondere”.
Per quanto riguarda gli uomini politici cattolici che votano a favore delle leggi che legalizzano l’aborto, Francesco “ha insistito che non possono ricevere la comunione e che bisogna aiutarli affinché non continuino a commettere peccato. Il Papa è più forte di quanto sembri”. Infine, secondo quanto detto al quotidiano Mercurio dal presidente e dal segretario della Conferenza episcopale cilena, Francesco si sarebbe espresso anche sulla tanto dibattuta questione del raccostamento dei divorziati risposati alla comunione. “Il Papa ha negato che – convocando il Sinodo sulla famiglia – il suo obiettivo fosse quello di autorizzare la comunione dei divorziati. D’altra parte, è necessario “guardare le situazioni grigie”, e proprio per questo ha raccontato un caso personale: “Ho una nipote sposata con un divorziato, bravo, cattolico che la domenica va a messa, e quando si confessa dice al sacerdote ‘so che non può assolvermi, però mi dia la sua benedizione’”.
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