Il cardinale Barbarin è stato condannato a sei mesi di carcere per aver coperto un prete pedofilo
La sentenza è stata pronunciata questa mattina dal Tribunale di Lione. La pena è sospesa. Esultano le vittime. Un mese fa il primate delle Gallie aveva smentito gli accusatori: "Non ho mai insabbiato alcunché"
Roma. Il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione e primate delle Gallie, è stato condannato questa mattina dal Tribunale di Lione a sei mesi di reclusione per non aver denunciato gli abusi sessuali di padre Bernard Preynat. La pena è sospesa. Nel 2016 il porporato era stato assolto dall'accusa di aver ostacolato la giustizia, dopo che Alexandre Hezez denunciò gli abusi di Preynat – dagli anni Settanta ai Novanta– e l'inazione di Barbarin, venuto nel frattempo a conoscenza dei fatti. Lo scorso gennaio, in Aula, l'arcivescovo di Lione si era alzato in piedi per contestare un'affermazione di Hezez, secondo il quale Barbarin gli aveva fatto capire che sarebbe stato opportuno non rendere note le malefatte di Preynat: “Non è vero! Gli ho detto di trovare altre vittime per le quali i fatti non sono prescritti, assicurando il mio sostegno. Non ho mai cercato di nascondere, tanto meno di coprire questi fatti orribili”, aveva detto il cardinale davanti alla consueta teoria di vittime pronte a puntare il dito contro il rappresentante della chiesa cattolica. Tutti i fatti addebitati a Preynat risalgono a molti anni prima che Barbarin fosse nominato arcivescovo di Lione nel 2002. Già da mesi non pochi esponenti del clero francese avevano inviato alla Santa Sede la richiesta di "pensionare" Barbarin. Chi con motivazioni d'opportunità, chi invece sognando la distruzione della struttura piramidale che regge la chiesa cattolica, così da rendere "uomini e donne, sacerdoti e laici corresponsabili nel suo governo”.
Nel frattempo, in Australia, la possibilità del cardinale George Pell di ricorrere all'appello sarà discussa il prossimo 5 giugno. Fino ad allora l'ex prefetto della Segreteria per l'Economia dovrà restare in carcere.
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