Roma. La preoccupazione maggiore della Santa Sede dopo l’eliminazione del “generale dei generali” iraniano, Qassem Suleimani, è che la Terza guerra mondiale a pezzi, così come l’ha definita più volte Papa Francesco, trovi altro terreno fertile per diffondersi in aree geografiche sempre più vaste. E’ il problema di comprendere le conseguenze, quel che accadrà ora non solo nel quadrante del vicino e medio oriente, ma anche altrove, dall’Asia orientale all’Africa. E’ in questo senso che vanno lette le parole pronunciate da Bergoglio domenica all’Angelus, quando ha richiamato tutti all’autocontrollo.
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