Roma. Sussultano nei loculi Yves Congar e Karl Rahner, forse pure Edward Schillebeeckx, vedendo l’evoluzione della loro rivista, Concilium, che del Vaticano II fu la bussola e che tanto influenzò i padri riuniti in assise da Giovanni XXIII. Sussultano nel leggere l’ultimo numero del 2019, quello che per titolo ha “Teologie queer: diventare il corpo queer di Cristo”. E’ vero che della rivista degli anni Sessanta è rimasto poco più di nulla, ma insomma, lo status è pur sempre di rilievo e prestigio.
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