Roma Capoccia - Spina di Borgo
Di chi si può fidare davvero Papa Francesco
L'abbraccio con tanto di fanfare a Pell apre una fase nuova: meglio fidarsi di chi batte i pugni per difendere le proprie tesi anziché dei cerimoniosi sempre d'accordo
Foto sull'Osservatore Romano, video sui canali media del Vaticano. Ma quale "Lady Becciu", è questa la notizia della settimana
Lasciando un po’ da parte le disgraziate e un po’ noiose avventure di tale Cecilia Marogna, prontamente ribattezzata “Lady Becciu”, perché di Becciu era una stimata collaboratrice, l’evento della settimana è stato senza dubbio l’incontro tra il Papa e George Pell, cardinale martire della fede che ha passato tredici mesi in galera sulla base di accuse ridicole. A fare giustizia ci ha pensato l’Alta corte australiana, lo scorso aprile. Certo, a qualche cattedratico nostrano non è andata giù la liberazione di Pell: prontamente i social network sono stati inondati di sentenze sul mancato controllo del già arcivescovo di Sydney su qualche prete forse abusatore di minori. Come a dire: sarà anche vero che non ha stuprato due coristi nella sacrestia della cattedrale di Melbourne, ma trent’anni fa si è scordato di sanzionare un pedofilo.
Il Papa, che evidentemente alle chiacchiere non bada troppo, ha ricevuto Pell con tanto di fanfare (video su Vatican News, fotona sull’Osservatore Romano). Ha capito che forse sono più leali i cardinali che in un Sinodo battono i pugni sul tavolo per sostenere le proprie tesi (giuste o sbagliate che siano) anziché i cardinali cerimoniosi sempre d’accordo con le argomentazioni e le decisioni del Superiore. Sarebbe una bella notizia. Pell, con i suoi modi non certo “curiali”, si è fatto parecchi nemici: c’è chi gli contestava di comunicare solo “via mail”, chi lo paragonava a un elefante in un negozio di cristalli e chi lo avrebbe visto meglio in divisa da ranger. Oggi, dopo i nuovi scandali e le epurazioni cardinalizie, sono tutte descrizioni che dovrebbero rendere entusiasta Francesco.
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