La dolcezza del Dio che si fa bambino riporta tutti noi all’età dell’innocenza, cioè agli anni della prima infanzia. In proposito mi è rimasto impresso un episodio accadutomi a Venezia. Vicino a San Marco c’è una scuola materna. La suora che allora la guidava mi aveva più volte invitato a visitarla per farmi incontrare i bambini e, tenace, rinnovava continuamente l’invito. Un giorno dal mio studio dove stavo ricevendo, sento un gran vociare salire dal cortile del patriarchìo. Scendo giù e trovo la suora, tutta contenta, attorniata da almeno un centinaio di bimbi seduti per terra. Uno di loro, deciso, mi chiama vicino con un cenno della mano e mi pone una domanda del tipo: Cosa fa un vescovo? Poi a occhi sgranati per la meraviglia, mi ascolta con estrema serietà. Ecco cos’è l’innocenza, pensai. Sintesi mirabile di stupore e di serietà.
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