Un fulmine sulla Chiesa: si dimette il card. Marx

L'arcivescovo di Monaco e Frisinga che voleva cambiare la Chiesa, oggi ha offerto le proprie dimissioni a Papa Francesco. Che fine farà la sua "rivoluzione"?

Il potente capo dei vescovi tedeschi due anni fa aveva lanciato il suo Sinodo, che si riprometteva di aggiornare dottrina e pastorale su morale, sesso, famiglia, donne, celibato, anche se il Papa non era molto d’accordo

L'impetuoso cardinale Reinhard Marx, l'arcivescovo di Monaco e Frisinga che voleva cambiare la Chiesa, oggi ha offerto le proprie dimissioni a Papa Francesco. Lo conferma l'arcidiocesi di Monaco. Nella lettera indirizzata al Pontefice, il cardinale Marx scrive che la Chiesta cattolica è giunta "a un punto morto". 

 

Le dimissioni arrivano a pochi giorni dalla revisione del diritto canonico da parte del Vaticano e al culmine delle tensioni fra la Chiesa tedesca e la Santa Sede, che vanno avanti da tempo.
Nel marzo del 2019, il potente capo dei vescovi tedeschi aveva lanciato il suo Sinodo – che si ripromette di aggiornare dottrina e pastorale su morale, sesso, famiglia, donne, celibato, anche se il Papa non è molto d’accordo – e nel febbraio dell'anno scorso aveva annunciato di non volere ricandidarsi alla guida della Conferenza episcopale tedesca, che presiedeva dal 2014. Da allora Marx aveva impresso una sterzata decisa verso le istanze più progressiste: attivissimo sui media, conferenziere d’indubbio valore, minacciò Roma di fare come Lutero con le sue tesi se il Sinodo sulla famiglia non avesse accolto le istanze dei presuli di Germania.

   
La scorsa settimana, il Papa ha inviato due vescovi stranieri per indagare sull’Arcidiocesi di Colonia, la più grande di Germania, sui casi di abusi sessuali. L’incarico è stato affidato al cardinale Anders Aborelius, vescovo di Stoccolma, e a monsignor Johannes van den Hende, vescovo di Rotterdam e presidente della Conferenza episcopale olandese. Marx ha detto di confidare che la sua uscita possa creare spazio per un nuovo inizio, sentendo “la responsabilità della catastrofe delle molestie degli ultimi decenni”.