La notte è trascorsa bene per Papa Francesco al Gemelli

La Sala Stampa informa che il pontefice si è alzato per fare colazione. Secondo la nota diffusa ieri, le sue condizioni sono in lieve miglioramento. Le voci sulle dimissioni, tra "corvi" e fake news. La versione del card. Ravasi e di Andrea Riccardi (Sant’Egidio)

"La notte è trascorsa bene, questa mattina Papa Francesco si è alzato e ha fatto colazione". È l'aggiornamento di oggi, 21 febbraio, della Sala Stampa della Santa Sede. Il pontefice è ricoverato dal 14 febbraio al policlinico Gemelli di Roma a causa di problemi respiratori dovuti a una polmonite bilaterale. Fonti vaticane riferiscono che “tra oggi e domani si capirà la reazione alla nuova terapia" avviata dopo l’accertamento che la bronchite per la quale era stato ricoverato si era trasformata in polmonite.

 

Ieri sera la Santa Sede aveva comunicato che le condizioni cliniche del Papa, ricoverato dal 14 febbraio, sono in lieve miglioramento: non ha febbre e sono stabili i parametri emodinamici. Il Santo Padre, stando a quanto si è appreso, continua a respirare in modo autonomo, il cuore regge sempre bene.

  

"Il Papa potrebbe dimettersi se i limiti saranno gravi. Ma il suo desiderio è compiere il giubileo", dice al Corriere il cardinale biblista Gianfranco Ravasi. Che parla anche di "corvi" in Vaticano, che puntano alle dimissioni di Jorge Mario Bergoglio. E lo fa anche diffondendo disinformazione. "Si è costruita una forma di architettura ideologica", dice Ravasi. "Martedì sera uscivo da porta Sant’Anna dopo una lectio sulla Lettera ai Romani in Basilica, era ormai molto tardi e c’era un giornalista che mi fa: allora è venuto anche lei a vedere il ritorno del Papa a Santa Marta? Era girata voce che ormai la situazione di Francesco fosse disperata, non ci fosse più nulla da fare e lo riportassero a morire in casa". Secondo il cardinale, questo accade perché, "soprattutto in rete e nei siti americani c’è una forte corrente anti-Bergoglio: anche se non è mai esplicita, si mostra evidente un’attesa di mutamento che si esprime anche attraverso le fake news. C’è una polarizzazione forte. Del resto, la tensione tra visioni ecclesiali contrapposte non è un fenomeno di oggi. Fin dalle origini cristiane è un elemento abbastanza strutturale, costante. Nella Lettera ai Galati, Paolo scrive: 'Mi opposi a Pietro a viso aperto perché aveva torto'. Però lo riconosce come 'colonna', il Pontefice deve restare il riferimento".

Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, che ha parlato a Repubblica, tende a escludere le dimissioni del Papa: "Potrebbe decidere, ma non mi sembra che la condizione sia compromessa. Non vedo perché parlare di dimissioni. Direi che le dimissioni sono un po’ un’ossessione che ritorna anche perché questo è un pontificato nato dalle dimissioni di Benedetto XVI. La mia sensazione è che Francesco vuole continuare il suo ministero finché avrà la forza di continuarlo, e non siamo a quel momento". E aggiunge: "Ci sono corvi di tipo giornalistico, curiosità un po’ insane. Poi il Papa scherza sempre sul fatto che c’è chi prega perché lui muoia: vuol dire che percepisce qualche settore di non simpatia nei suoi confronti. Però ci sono molti che pregano, tra cui io, perché il papa viva a lungo". 

  

In questi giorni infatti si sono moltiplicati anche i messaggi di vicinanza e le preghiere per la salute del Papa. Tra i tanti spicca la lettera che parla dell'“amato fratello” Francesco, al quale augura una “veloce e completa guarigione” e “un rapido ritorno, con l’aiuto di Dio, ai suoi sacri e importanti doveri”. La firma in calce all’augurio “fraterno” è quella del Patriarca ecumenico Bartolomeo I, come riporta una nota pubblicata sul sito del Patriarcato. Il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha invece chiamato i fedeli a riunirsi “come un'unica famiglia nella fede, uniti in un appello accorato” per la “salute e il benessere” di Francesco. A margine di un evento a Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha invece sottolineato che le notizie sulla salute del Papa fanno pensare che si è “nella direzione giusta” verso “un pieno recupero, che speriamo – ha aggiunto - avvenga presto”.

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