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Il Papa ha incontrato i detenuti a Regina Coeli: “Come vivrò la Pasqua? Come posso”

Il pontefice ha trascorso il giovedì santo nel penitenziario romano, senza naselli per l'ossigeno ma con voce flebile: “Ogni volta che entro in un posto come questo mi domando: perché loro e non io?”

“Francesco, Francesco” e “Libertà, libertà” sono state le parole che hanno accolto Papa Francesco durante la visita nel carcere di Regina Coeli a Roma in occasione del Giovedì Santo. Nel primo pomeriggio, a bordo di una Cinquecento bianca coi vetri oscurati, è entrato nel penitenziario romano a due passi dal Vaticano, dove era già stato nel 2018. Il pontefice non aveva i naselli per l'ossigeno: ha incontrato una settantina di detenuti, pur non potendo fare la lavanda dei piedi. La visita, che è durata circa mezz'ora, non è stata annunciata dal Vaticano fino al momento in cui era già in corso: dipendeva dalle condizioni di salute del Pontefice, che sta vivendo la convalescenza a Santa Marta dopo il ricovero di trentotto giorni al Gemelli, oltre che dal parere dei medici e dalle condizioni meteo.

Bergoglio non ha celebrato la messa e ha pronunciato poche parole. Ma nel corso della visita si è riunito in preghiera i detenuti, recitando il Padre Nostro.

“Era da molto tempo che non lo vedevo, ha il volto molto provato”, ha raccontato padre Vittorio Trani, cappellano del carcere romano di Regina Coeli, al termine della visita. “Ma la cosa bella - ha detto ancora - è il gesto straordinario di vicinanza per questo mondo di difficoltà per tutti. Bello questo gesto, segno di vicinanza e speranza”.

Una volta uscito dal penitenziario romano, il pontefice si è fermato a salutare la stampa. “Ogni volta che entro in un posto come questo mi domando perché loro e non io?”, ha affermato Francesco dal finestrino dell'auto che l'accompagnava, con voce molto flebile. “Come vivrò la Pasqua? Come posso”, ha poi detto sorridendo. 

 

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