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Quinoa, il boom di richieste trascina al rialzo la produzione
Apprezzato da salutisti e giovani, è probabilmente anche uno degli alimenti che nel corso dei prossimi anni dovrebbe conoscere i tassi di sviluppo più dinamici
È uno degli alimenti che ha conosciuto il maggior livello di apprezzamento tra salutisti e giovani adulti attenti agli elementi nutrizionali dei cibi ingeriti. Ed è probabilmente anche uno degli alimenti che nel corso dei prossimi anni dovrebbe (potrebbe) conoscere i tassi di sviluppo più dinamici.
Parliamo naturalmente della quinoa, un glorioso membro della stessa famiglia di piante già presidiata da barbabietole, bietole e spinaci (e molte altre specie), e soprattutto ferreo componente di colture che possono essere sviluppate anche in condizioni climatiche avverse, come quelle che possono essere caratterizzate da gelate e da siccità. Insomma, una coltura forte che può tollerare diversi scenari ambientali non particolarmente favorevoli, senza per questo togliere grinta e vigore a questo alimento che, peraltro, nei prossimi anni dovrebbe confermare le proprie buone propensioni per una produzione record.
Pseudo-cereale e super-alimento: prezzi in aumento per la quinoa
Come ci ricorda il sito internet Inran.it, tutti sanno che la quinoa è qualificabile come “pseudo-cereale”, trattandosi di fatti non di un cereale, bensì di una pianta non erbacea utilizzata quasi allo stesso modo dei parenti più noti, di cui condivide un profilo nutrizionale simile. Con semi macinabili eventualmente in farina - proprio come i “veri” cereali – la quinoa è disponibile in tre varietà principali (bianca, rossa e nera), ed è coltivata a livello globale ma, prevalentemente, in America Latina.
Anche grazie alle sue caratteristiche nutrizionali, e a benefici che tutti coloro i quali dovrebbero stare alla larga dai cereali saranno ben lieti di assorbire, la quinoa è oggi considerata un'opzione più sana rispetto agli amidacei, e si è ben fregiata del titolo di “super-alimento” grazie alle sue qualità intrinseche, dalla ricchezza di proteine a quella di vitamine, passando per l’abbondanza di fibre e la povertà di grassi.
E così, sullo sfondo di una costante e crescente domanda globale (con un particolare privilegio per i mercati occidentali e sviluppati), la produzione di quinoa ha superato le 250 mila tonnellate annue, contro le “appena” 95 mila tonnellate del 2012. Buone notizie per i coltivatori della macro area maggiormente produttrice, quella latino americana, dove si concentrano i tre Paesi più importanti contributori, il Perù, la Bolivia e l'Ecuador.
Tuttavia, come era lecito attendersi, a causa della crescente domanda il mercato globale ha assistito non solamente a un’esplosione dei consumi, quanto anche a un trend di crescita dei prezzi. Logica di mercato, si dirà: la domanda è cresciuta in maniera più che proporzionale rispetto all’offerta, e i valori di scambio di questo pseudo-cereale sono schizzati al rialzo, soprattutto per le qualità più pregiate.
Tutti i benefici della quinoa
Come anticipato, uno dei motivi per cui la quinoa ha potuto penetrare con recente facilità all’interno del mercato italiano e – più in generale – di tutti i mercati sviluppati, è legato al suo mix di benefici per la salute.
La quinoa è una ricca fonte di proteine, amminoacidi, fibre, magnesio, vitamine del gruppo B, ferro, potassio, calcio, fosforo, vitamina E e vari antiossidanti: quanto basta per potersi ritagliare uno spazio di rilievo in un mondo (occidentale) sempre più attento alla salute e, quindi, sempre più incline a reperire alimenti che possono soddisfare requisiti nutrizionali ideali. Considerato che il trend “attenzionale” nei confronti del wellness alimentare dovrebbe espandersi anche nei prossimi anni, ne deriva altresì che davanti a sé la quinoa dovrebbe ammirare un futuro discretamente roseo.
D’altronde, l’elenco dei benefici accertati per la salute non sono né ignoti né scarni. Includono – ad esempio – un contributo al miglioramento delle condizioni di salute del cuore, all’abbassamento del colesterolo, alla protezione del fegato, alla prevenzione dell'anemia e alla facilitazione della digestione. Non solo: stando ai suoi più accesi sostenitori la quinoa previene i calcoli renali, aiuta a migliorare la funzione metabolica, aumenta i livelli di energia nell’organismo, supporta la più coerente gestione del diabete ed elimina la stitichezza alleviando il disagio gastrointestinale.
Il prezzo arresterà la crescita della quinoa?
Tutto bene, dunque? Non proprio. Perché se il mercato della quinoa continua a crescere con ritmi invidiabili, spinto principalmente dalla sua crescente fruizione nell'industria alimentare (sia sufficiente dare uno sguardo agli scaffali dei supermercati e ammirare il proliferare di snack, prodotti da forno, buste con i semi sfusi e molto altro), è anche vero che proprio questa crescente applicazione potrebbe rappresentare un freno a uno sviluppo sostenibile.
In alcune parti del mondo l'aumento dei prezzi della quinoa sta già rallentando la crescita del mercato, rendendo difficile per le famiglie a basso reddito permettersi questo super-alimento, in un contesto informativo e promozionale che spinge fortemente questo prodotto. E poiché nello stesso frangente i prezzi del pane e del riso non sono aumentati allo stesso ritmo, è possibile che le alternative economicamente più vantaggiose possano cannibalizzare una quota dei consumi riservati alla quinoa.
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