È morto George Romero, il regista della Notte dei morti viventi
Il maestro del cinema horror aveva 77 anni. Con la sua Trilogia ridefinì il paradigma del genere, diventando il padre dello zombie movie
Con la su arte ha segnato e spaventato intere generazioni. È morto, all'età di 77 anni, George A. Romero, regista diventato celebre nel 1968 per “La notte dei morti viventi”. Come ha spiegato al Los Angeles Times il suo produttore di sempre Peter Grunwald, Romero è stato stroncato da una “breve ma aggressiva battaglia contro un cancro ai polmoni”. Il maestro del cinema, che di fatto ha ridefinito il paradigma del genere horror, si è spento “serenamente” accanto alla moglie e alla figlia ascoltando la colonna sonora di “Un uomo tranquillo”, il film di John Ford del 1952 che era anche uno dei suoi preferiti. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Stephen King, con cui collaborò per la stesura di “Creepshow” (1982), ha scritto su Twitter: “Non ci sarà mai nessun altro come te”.
Sad to hear my favorite collaborator--and good old friend--George Romero has died. George, there will never be another like you.
— Stephen King (@StephenKing) 16 luglio 2017
George Romero era nato il 4 febbraio 1940 nel Bronx, a New York, da padre cubano e madre lituana. Già a 13 anni girò il suo primo film in 8 mm, ma fu alla fine degli anni Sessanta che arrivò la svolta, quando aveva 28 anni. Insieme ad alcuni amici riuscì a mettere insieme 10.000 dollari che servirono per girare “La notte dei morti viventi”, vero e proprio cult degli anni Settanta, considerata una delle opere cinematografiche più importanti di sempre: Romero è indiscutibilmente il padre del genere zombie movie. Nel 1978 uscì “Zombi”, il secondo della “Trilogia dei morti viventi”, completata nel 1985 da “Il giorno degli zombi”.
Di Romero è anche noto il sodalizio con Dario Argento, suo grande amico fin da quando lavorarono insieme per il montaggio di “Zombi”, clamoroso successo al botteghino: costato 1,5 milioni di dollari, ne incassò 40, e nel 2003 fu inserito nella lista dei film cult più importanti dalla rivista Entertainment Weekly. I due hanno lavorato in coppia anche nel 1990 per “Due occhi diabolici”, omaggio a Edgar Allan Poe in due episodi diretti uno ciascuno dai due registi.