Cine amarcord
Favino interpreta Craxi e all’Ara Pacis si celebra Sergio Leone. Gli hamburger di Haber e la cena Bellucci-Ferrari
"Il passato ritorna”, ricorda Gianni Amelio che all’Adriano presenta il suo “Hammamet” con Pierfrancesco Favino quasi più vero del Craxi originale, “non una superstar – precisa il regista – ma un politico su cui è calato un silenzio assordante”. C’era una volta – e per fortuna c’è ancora, almeno al Museo dell’Ara Pacis fino a maggio – il ricordo di Sergio Leone, omaggiato con una mostra a 30 anni dalla morte e a 90 dalla nascita. Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna e i tre figli del re dello spaghetti-western, Raffaella, Francesca e Andrea, accolgono più di cento di ospiti nella serata inaugurale organizzata da Camilla Morabito: da Carlo Verdone a Tommaso Paradiso, da Pupi Avati a Vincenzo Spadafora. Poi tutti (o quasi) a cena sulla terrazza dell’Eden con vista su quel che resta della città Eterna. Mentre Alessandro Haber mangia un hamburger in un fast food di Trastevere guardando la Roma sul grande schermo, a casa sua, ai Parioli, Isabella Ferrari prepara un’ottima cena con l’amica Monica Bellucci, testimoniata da un selfie postato su Instagram. Pensa ai suoi oltre 400mila spettatori avuti nell’anno appena concluso, ma soprattutto al presente e ai tanti progetti futuri la Fondazione Musica per Roma e l’Auditorium Parco della Musica dove ieri sera il mandolino dell’israeliano Avi Avital ha conquistato tutti con gli Archi di Santa Cecilia (diretti da Luigi Piovano) e le musiche di Vivaldi, Bach, Respighi e Rota molto apprezzate da Emilio Casalini, felice per gli ascolti del suo programma #GenerAzioneBellezza che racconta le potenzialità non sfruttate del nostro patrimonio e di chi invece si attiva per farle conoscere. Il vero divertimento? Grazie al pr Andrea Croce è questa sera al Mr Barry in piazza dei Ponziani, domani al Sublime, sabato al NuBar e domenica al Met. Quanto c’hanno da fa’ sti’ romani?
Effetto nostalgia