La sfida delle mogli
Il film di Peter Cattaneo, con Kristin Scott Thomas, Teresa Mahoney, Sharon Horgan (dal 25 aprile, per 4 settimane, in acquisto su Sky Primafila Premiere, TimVision, Chili, Huawei Video, Rakuten Tv, Infinity)
La lunga lista delle piattaforme che propongono il film è segno che la chiusura dei cinema spinge i distributori a organizzarsi diversamente. Le sale buie sono una delle forme peggiori di assembramento: pascolo per il virus, come le città e molte altre cose che ci piacciono. Lo erano più in teoria che in pratica, comunque: tranne il sabato e la domenica le sale non erano strapiene (ma l’ottuso sistema di prenotazione raggruppava gli spettatori a centro sala). Per esempio, Sky ha riorganizzato la sua pay-per-view: paghi quel che vuoi vedere, in catalogo anche le novità che sarebbero uscite al cinema. Come questo film di Peter Cattaneo: presentato l’anno scorso alla Festa di Roma, tenta di riproporre la fortunata formula di “The Full Monty”, i disoccupati inglesi che si improvvisavano spogliarellisti. Qui siamo in una base militare inglese, senza occupazione sono le consorti che aspettano i mariti in Afghanistan e si improvvisano coriste. Kristin Scott Thomas – la moglie del colonnello, rigida che più non si potrebbe, qui però ha i suoi buoni motivi – vuole dare il suo contributo alle attività sociali. Ed è subito guerra, con la bionda molto più alla mano che per addestrare il coro usa le canzoni pop e punta sullo spirito di gruppo (l’altra ha un approccio più tecnico e meritocratico). “Mi ricorda quando hanno divorziato i miei genitori”, commenta una ragazza ascoltando i battibecchi delle signore. Gli inizi sono disastrosi – cominciano le prove e i bambini scappano dalla stanza. Poi arriva l’invito per un concerto commemorativo alla Royal Albert Hall. Per contorno, la vita nella base, i lutti, le adolescenti tormentate. I Military Wives Choir esistono davvero, ma speriamo di non far torto a nessuno – l’amicizia femminile o la tanto vantata resilienza, che fatichiamo a collocare, voi non vi offendete se vi paragonano a un metallo? – dicendo che i disoccupati in mutande erano più divertenti.