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In Francia i cinefili se la prendono con le piattaforme streaming che investono sul cinema
“Pinocchio” di Matteo Garrone in Francia sarà distribuito su Amazon. Netflix acquista i diritti per l'online dei film di François Truffaut e altri registi considerati “patrimonio nazionale”. Tutto ciò però non piace ai cosiddetti amanti del cinema
“Pinocchio” di Matteo Garrone in Francia sarà distribuito su Amazon. Bella notizia, no? Il cinema d’autore che senza indugio sbarca su una piattaforma popolare, per aggirare le difficoltà causate dall’epidemia. I francesi progettano di riaprire i cinema il 2 giugno, immaginiamo che la data valga per le multisale. Le salette d’essai sono minuscole, pur con un ottimo schermo e un ottimo sonoro, ma per arrivarci bisogna inerpicarsi su scalette ripide. La scuola riaprirà a giorni, bambini e ragazzini per svagarsi nel tempo libero avranno il film nuovo di zecca.
Bella notizia, ma non abbiamo calcolato i francesi. Già qualche settimana fa avevamo assistito a un’altra mezza rissa tra cinefili. L’occasione: Netflix aveva comprato i diritti streaming dei film di François Truffaut e altri registi considerati “patrimonio nazionale”. Dolore e costernazione: si svende un patrimonio che dovrebbe andare sulla televisione di stato, per non svantaggiare i bambini già svantaggiati, privi di altri accessi ai capolavori del cinema. A parte il fatto che i piccini di povera estrazione fanno prima a imbattersi nello streaming di Netflix che a frequentare le cineteche, è l’ennesimo replay di Francia contro Netflix.
A protestare contro “Pinocchio” su Amazon è “L’associazione dei distributori di film d’arte e cultura”. In una lettera ufficiale si interroga: “Scelta dettata dalla congiuntura, o segnale d’allarme?” (“segnale d’allarme” era stato speso anche nel dibattito sul caso Truffaut). Insomma, finita la fase 2 (forse anche la fase 3) torneremo alle care vecchie abitudini e alle care vecchie finestre fatte per garantire alle sale un periodo d’esclusiva? Oppure si dovrà ridiscutere tutto, perché ormai gli spettatori vorranno continuare a vedere le novità sul divano di casa?
La stessa guerra è scoppiata negli Stati Uniti tra la Universal e la catena di cinema Amc Theatres, per via di “Trolls World Tour” (ottimo successo al botteghino on demand, 100 milioni di dollari nelle prime tre settimane, scrive il Wall Street Journal) e di altri titoli importanti avviati direttamente in streaming. D’altra parte, sostiene il distributore Le Pacte, in marzo sono stati investiti 600.000 euro per la promozione di “Pinocchio”. Aspettare fino all’autunno avrebbe vanificato gli sforzi, e il film avrebbe dovuto farsi strada in una stagione affollatissima.
Sembra una battaglia di retroguardia (una delle tante, cominciarono i vetturini a perorare la propria causa contro le automobili). Meglio reagire e collaborare. Dal prossimo 18 maggio, sul sito www.miocinema.it anche gli spettatori italiani potranno acquistare titoli nuovi, senza abbonamento, al ragionevole prezzo di 7 euro. Debutto con “Les Misérables” di Ladj Ly: regista contemporaneo, film contemporaneo, distribuzione contemporanea.
Politicamente corretto e panettone