L’unione fa la forza. Non in Italia, il paese che il mondo ci invidia (santi, poeti e navigatori, ma ora anche virologi, epidemiologi, esperti di libero mercato a prezzo fisso, fabbricanti di reagenti chimici, che sennò i tamponi restano batuffoli di ovatta). Come ha stabilito una volta per tutte Ennio Flaiano, “In Italia la linea più breve tra due punti è l’arabesco”. La reazione e le contromisure all’emergenza cinematografica dettata dal coronavirus non potevano marciare compatte.
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