Horror con telefono fisso appeso al muro? Fatto, in “La scala a chiocciola” di Robert Siodmak, 1946: la ragazza inseguita dal maniaco trova l’apparecchio ma è muta. Horror con telefono nero di bachelite sul tavolino del salotto? Fatto, ne “Il delitto perfetto” di Alfred Hitchcock – “Dial M for Murder” il titolo originale – Grace Kelly si alza in camicia da notte per rispondere, e il killer tenta lo strangolamento (il marito l’ha chiamata da un telefono pubblico a muro, sta in ascolto e sente i gemiti). Horror con cabina telefonica? Fatto, in “Phone Booth” di Joel Schumacher Colin Farrell risponde a uno squillo da un apparecchio pubblico e un assassino lo tiene sotto tiro. Horror con il telefono cellulare? Fatto, in “Cellular”: la rapita Kim Basinger chiama un numero a caso, risponde Chris Evans che è l’unica speranza, ma non gli credono.
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