Nella “mostra che non si poteva non fare”, come ha detto Alberto Barbera, resiste il rito della preapertura. Oggi si inizia per davvero con “Lacci” di Daniele Luchetti
Giorno zero, alla Mostra del cinema “che non si poteva non fare” (lo ha detto il direttore Alberto Barbera). In attesa di constatare se davvero sarà così – se, tra distanziamenti e mascherine e termometri, vedremo film che non si potevano non vedere – resiste il rito della preapertura. Non ricordiamo più chi l’abbia inventato (però siamo certi di non aver mai visto niente del genere a Cannes). Da qualche anno viene osservato con scrupolo, in genere con pellicole d’epoca restaurate: c’è stato Maciste e c’è stato il nudo bucolico di Hedy Lamarr.
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