Kim Ki-duk è un regista che abbiamo odiato. Eppure, più di una volta, ci ha sorpreso con film molto belli (senza revisionismo verso i titolacci, certe lentezze e certe atrocità non si riscattano – e la morale non c’entra, c’entra l’estetica). Non si riferisce a quest’altalena il “controversial” che leggiamo sul Guardian, in ricordo del regista coreano morto oggi in Lettonia dove stava cercando finanziamenti. Lì era finito all’ospedale, malato di Covid-19.
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