Librerie aperte senza limiti di orario. Bell’idea. E per farne cosa? Le farmacie sono aperte di notte perché può servire un cerotto, un’aspirina, un analgesico, un sonnifero, altre meraviglie che la scienza medica ha inventato per renderci la vita più agevole. In decenni di letture, e di assidue frequentazioni con lettori accaniti – vabbé, fanatici – mai abbiamo sentito di qualcuno costretto all’astinenza per aver trovato il cartello “chiuso” fuori da una libreria. Non è come il mal di denti. Ci si arrangia. Si aspetta il giorno dopo. Si ricupera un libro comprato e poi dimenticato. Il regalo di qualcuno che (ancora) non ha capito i nostri gusti. Nelle case dei lettori ce n’è sempre qualcuno. I non lettori certo non vagheranno a tarda ora in cerca di un libraio aperto, come usavano fare i fumatori rimasti senza sigarette.
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