Wrestlove - L'amore combattuto
di Cristiano De Felice, con Monica Passeri, Karim Bartoli (noleggio su Chili)
Se il wrestling non vi interessa neanche un po’, faticherete a superare i titoli di testa: tra una coreografica mossa e l’altra, tra i produttori leggiamo “Unione Cineasti Abruzzesi”. Ricordate però che del wrestling parla Roland Barthes nei “Miti d’oggi”, e la provincia italiana nasconde storie che i romanzieri non raccontano e i documentaristi sì. Monica Passeri (in arte Miss Monica) e Karim Bartoli (in arte Karim Brigante) hanno frequentato a Troy, Missouri, la Harley Race Wrestling Academy – la più importante accademia del settore, dicono gli esperti. Di combattimenti sul ring vivono, con ritmo impiegatizio e un fitto calendario di esibizioni e “merchandais”. Con una venerazione per il wrestler Bruno Sammartino, campione del mondo per quasi otto anni, partito da Pizzoferrato e idolo degli immigrati italiani negli Stati Uniti (lo celebrano due statue, una di qua e una di là dell’Oceano, e ammiriamo qualche cimelio).
“Nel wrestling i perdenti non esistono”, spiega Karim Brigante, che quando torna in Italia insieme a Monica ne approfitta per farsi visitare dal medico del Servizio sanitario nazionale. “L’aspetto fisico, il carisma, l’abilità sul ring, in questo ordine, sono i segreti del successo”, spiega Karim. “Il numero va costruito con precisione, in vista del finale, e l’emozione che deve suscitare”: sempre parole sue, e qui viene in mente Woody Allen impresario (in “Broadway Danny Rose”) che spiega allo “strozzapalloni” in che ordine deve fare gli animali. Sfilano i wrestler con il loro grido di battaglia, qualcuno lanciato con grave mancanza di denti. Apprendiamo che esiste una scuola giapponese in materia. Siccome pare il giorno della marmotta, anche sulle piattaforme streaming, “Wrestlove” allevia le sofferenze per un’oretta.
Effetto nostalgia