I protagonisti di Cannes 2021
Softie, ecco com'è il desiderio a 10 anni. Intervista al regista
Il lavoro di Samuel Theis, la sua ossessione per la madre e la teoria di un cinema al servizio della collettività. La settimana della critica tra riscatto e tabù
Softie sembra il prequel di Party Girl, film con cui Samuel Theis era in Un Certain Regard nel 2014 e con cui poi ha vinto la Camera d’Or per il miglior esordiente. Mentre allora protagonista era la madre (quella vera), una sessantenne sregolata che prova a far ordine nella sua vita, qui il protagonista è Johnny, un ragazzo di dieci anni della periferia francese che con l’arrivo di un professore dalla grande città apre i suoi orizzonti, risveglia la sua ambizione e scopre la sua sessualità.
Fiction con vocazione documentaria, come il precedente, e ispirazione autobiografica racconta dettagli personali del desiderio del giovane, di solito difficilmente rappresentati al cinema. Un film aggraziato e aggressivo allo stesso tempo, che mette in scena la voglia di riscatto di una classe che, secondo il regista, i media hanno dimenticato da tempo. In questa intervista approfondiamo il lavoro di Theis col suo protagonista, la sua ossessione per la madre e la teoria di un cinema a servizio della collettività.
Politicamente corretto e panettone