venezia 2021
Il peso della solitudine. Labate racconta "La ragazza ha volato"
A 14 anni da "La signorina Effe", la regista al debutto in Orizzonti Extra alla Mostra internazionale del Cinema
La sceneggiatura dei fratelli D’Innocenzo era "perfetta", dice Wilma Labate. "Erano anni che volevo affondare in una identità femminile solitaria e rabbiosa come quella di Nadia", racconta al Foglio la regista. Il suo ultimo film, "La ragazza ha volato", presentato nella sezione Orizzonti Extra alla Mostra del cinema di Venezia, è una storia di silenzi, trauma e coraggio. E' la storia di Nadia, un’adolescente "scomoda" che vive la periferia di Trieste, città di confine, luogo spazzato da un vento potente, in cui la protagonista cresce tenendosi dentro il dramma di un abuso, coltivando una solitudine da cui uscirà in modo inatteso. Alma Noce, attrice protagonista della pellicola, dice che sono proprio "la solitudine e il silenzio sono ciò che taglia le vie di fuga".
Effetto nostalgia