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Un autunno di musical
Conviene farci l’abitudine, lo diciamo per chi non ama i film musicali e ancora serba rancore agli amici che lo hanno convinto a vedere "La La Land" di Damien Chazelle (era il 2016, il delitto dovrebbe essere andato in prescrizione)
Attenzione. Silenzio. Andiamo a cominciare. Ci eravamo appena seduti – al festival di Cannes lo scorso luglio, caldo fuori e gelo in sala – e sullo schermo già incalzavano Marion Cotillard e Adam Driver. Per strada, a braccetto con la troupe, cantando “allora, possiamo cominciare?” (alla fine una rapida ricomparsa: “Se il film vi è piaciuto, ditelo in giro”). Conviene farci l’abitudine. Lo diciamo per chi non ama i musical e ancora serba rancore agli amici che lo hanno convinto a vedere “La La Land” di Damien Chazelle (era il 2016, il delitto dovrebbe essere andato in prescrizione).
L’autunno porterà una serie di film musicali, anche nascosti dove uno non se li aspetta. In “Dear Evan Hansen”, per esempio (in anteprima alla Festa di Roma & Alice nella città, sarà in sala il 2 dicembre). Diretto da Stephen Chbosky – campione del redditizio settore Young Adult, ha scritto e diretto il cult movie “Noi siamo infinito” – racconta un adolescente solitario che scrive lettere di incoraggiamento a se stesso. Non ha nessuno per firmargli il gesso quando si rompe il braccio, a parte un certo Connor che scrive il suo nome a caratteri cubitali occupando tutto lo spazio. Segue tragedia, con equivoco. Sempre in musica, l’originale era in scena a Broadway e ha vinto un Tony Award.
Sempre il 2 dicembre – tenetevi qualcosa da parte, se proprio i musical li odiate (però non mordono, e sono mediamente più ricchi e spettacolari degli altri film) – uscirà “Annette” di Léos Carax. Regista già stravagante quando gira film senza musica, come il folle e divertentissimo “Holy Motors”. Qui si supera in tutto. Fa fare a Marion Cotillard la cantante lirica e ad Adam Driver il cabarettista in accappatoio (tra Andy Kaufman e Dave Chapelle che dopo gli applausi scroscianti di 18.000 persone, e le critiche dei pochi che vogliono espellere il suo spettacolo da Netflix, dice: “Se questa è la cancel culture, grazie”). Fanno una figlia di plastica, con le giunture snodabili e già canterina.
Il 19 novembre arriverà su Netflix “Tick Tick… Boom!” di Lin-Manuel Miranda, il geniaccio che in “Hamilton” (vi fosse sfuggito, è ancora su Disney+) ha messo in musica la Rivoluzione e la Costituzione degli Stati Uniti d’America. Il compositore Andrew ha il suo orologio biologico: alla scadenza dei 30 anni sente di dover mettere la spunta a qualche capitolo della sua vita. Il 29 novembre, tutti nella magica Colombia di “Encanto”. Fatti gli esercizi – ma volendo ci sono anche i classici, da “Cantando sotto la pioggia” a “Un americano a Parigi” – potrete scartare il grande pacco natalizio. “West Side Story” diretto da Steven Spielberg, in uscita il 16 dicembre. Romeo (bianco) e Giulietta (portoricana) nell’Upper West Side.
Politicamente corretto e panettone