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L'estate non è una bella stagione per il cinema in Italia
La gente ci andrebbe, se ci fossero film da vedere. Le piattaforme, e Sky che propone spesso le serie HBO, non vanno in vacanza. Sfornano novità su novità. Anche se pure loro cominciano a farsi meno trionfanti
L’estate non è mai stata una bella stagione per gli spettatori italiani. Al cinema è in anticipo sul calendario: subito dopo il festival di Cannes, che quest’anno è slittato alla seconda metà di maggio. Qualche film arrivava dritto dalla Croisette, di regola però li vedevamo un anno dopo, all’inizio del festival successivo. Questione annosa, e sempre a scaricabarile. Fa troppo caldo, la gente preferisce le spiagge al cinema. La gente al cinema andrebbe, se ci fossero film da vedere.
Le piattaforme, e Sky che propone spesso le serie HBO, non vanno in vacanza. Sfornano novità su novità. Anche se cominciano a farsi meno trionfanti. Gli abbonamenti diminuiscono, per fisiologia e per concorrenza (tutti abbonati a tutto, pure fuori dalla nostra bolla di fanatici; nella bolla cominciano i segni di stanchezza: “series fatigue”).
Potrebbero trasmettere qualche film nuovo e leggiadro, per aiutare chi ama il cinema a superare l’estate (non tutti vogliono impegnarsi in serie che partono bene poi non reggono). Ma c’è la faccenda delle finestre: una volta contaminato dallo streaming, nessun distributore o esercente sarà più interessato. In Francia sono molto rigidi, non hanno voluto a Cannes neppure il premiatissimo “Roma” di Alfonso Cuarón.
Le regole sono così complicate che Disney ha deciso di abbandonare quel mercato (e ci aveva investito parecchi soldi). “Strange World” – blockbuster d’animazione previsto per fine novembre – non uscirà nei cinema francesi. Sarà solo su Disney+. La ditta spende qualche parola sui diritti negati ai consumatori (non osa aggiungere “e la perdita di incassi per noi”: i numeri grossi si fanno ancora al cinema).
Giugno da noi promette – parliamo di pubblico che ama lo spettacolo, non ha voglia di guardare le 6 ore sul delitto Moro by Bellocchio – quasi soltanto “Elvis” di Baz Luhrmann. In uscita il 22 giugno (gli americani tengono fede agli impegni, ma lì il film appena 45 giorni dopo sarà in streaming su HBO Max). Spettacolare, pieno di energia, musica e lustrini. Un gioiello, come l’altro film estivo già in sala “Top Gun: Maverick” con Tom Cruise.
Alla disperata ricerca di titoli ghiotti, avevamo scovato “Fire Island” di Andrew Ahn, presentato su Total Film come “Party and Prejudice”. Jane Austen trasportata nella celebre spiaggia gay non lontana da New York. Senza troppe censure su sesso e droghe, anche se il film va in streaming su Disney+. “Disponibile dal 3 giugno”, diceva l’articolo. Pensavamo che almeno le piattaforme facessero uscire i film in contemporanea, senza costringerci a annotare i titoli e sperare. Sbagliato, in Italia “Fire Island” uscirà solo il 17 giugno. Il comunicato ricorda che la piattaforma Disney+ consente di mettere un pin per non farlo vedere ai bambini.
Effetto nostalgia