Nuovo cinema mancuso
Arrancare in sala dopo il cenone. Cosa vedere al cinema questo Natale
La Cortellesi supera Barbie per numero di spettatori. Da "C'è ancora domani" a "Io capitano", il cinema italiano è ripartito riportandoci in sala con film che guardano all’indietro. Si spera che il prossimo successo guardi avanti. Intanto ci sono Ficarra & Picone
In bianco e nero e senza effetti speciali, Paola Cortellesi con “C’è ancora domani” ha superato – per numero di spettatori – la rivale “Barbie” in tutte le sfumature del rosa, tranne nel momento Birkenstock. Parlando di incassi, al botteghino di Cortellesi mancano un paio di milioni (bisogna tener conto delle proiezioni per le scuole, a prezzi ridotti). Greta Gerwig solo una decina di anni fa recitava nel bianco e nero newyorkese di “Francis Ha” (molto autobiografico e diretto da Noah Baumbach). Sarà la prossima presidente di giuria al Festival di Cannes. “Barbie” ha incassato in Italia oltre 32 milioni di euro. Il film di Paola Cortellesi sfiora i 30 milioni, e ha ancora un bel potenziale per le feste natalizie. Intanto è entrata della lista dei dieci migliori incassi italiani dal 1995 a oggi – perlopiù firmati e recitati da Checco Zalone.
Gran sollievo, stavamo per convincerci che l’ideale degli spettatori italiani fossero Ficarra & Picone mischiati con Luigi Pirandello. Ovverossia “La stranezza”: tanto dialetto mischiato con un’infarinatura da liceo classico – parliamo degli spettatori, si sa che il regista Roberto Andò vanta un multiforme ingegno. Incasso totale, ma eravamo nel 2022: cinque milioni e mezzo di euro. Vediamo quanto incasseranno senza l’aiuto del “così è se vi pare”, con “Santocielo”, in uscita questa settimana e già accusato di blasfemia dal vescovo di Agrigento. Parla di temi all’ordine del giorno, dichiarano i due attori-sceneggiatori. Nella fattispecie: un angelo annunciatore piuttosto distratto che invece di trovare la vergine annuncia la gravidanza celeste a un professore noioso e bigotto.
Magari ci si ammazza dalle risate. Magari anche no. Del resto non è l’unico titolo che si propone come film natalizio per le famiglie che prima si abbuffano di lasagne e panettone, poi faticosamente arrancano fino al cinema. Oppure si appianano sul divano davanti a qualche film in streaming, e poi verranno contati come spettatori svegli. Succede (il pubblico di Shakespeare e della Scala, fino a qualche decennio fa, si comportava anche peggio). Ma è successo quest’anno che il film di una regista, attrice, comica italiana ha trascinato gli spettatori al cinema. Facendo scattare il passaparola su un tema anche controverso. Ma non sono mai i temi a fare amare un film: è il modo di raccontare, gli attori che si scelgono (e bene si dirigono: Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli). Il cinema italiano è ripartito con un film che guarda all’indietro, alle donne che per la prima volta andarono a votare. Si spera che il prossimo successo guardi avanti. Senza dimenticare che “Io capitano” di Matteo Garrone ha avuto un bel precedente in “Tolo Tolo” di Checco Zalone.