cinema d'autunno

Tutti i film in uscita nei cinema a ottobre

Musica e follia con Joaquin Phoenix e Lady Gaga in “Joker: Folie À Deux”, la rivincita della natura in “Il robot selvaggio”. Poi l'ambizione titanica di Francis Ford Coppola in “Megalopolis” e il viaggio di Paolo Sorrentino in "Parthenope". Ecco i dieci film che danno il via all'autunno cinematografico 

Maria Francesca Troisi

Tra i film più attesi dell’autunno c’è il discusso “Joker: Folie À Deux”, dove Joaquin Phoenix torna a calarsi nei panni del clown più controverso di Gotham, affiancato da Lady Gaga in un duetto di follia e musica che, ne siamo certi, dividerà critica e pubblico come il burro sotto il coltello.

Per chi cerca l'animazione di qualità, “Il robot selvaggio” di DreamWorks si presenta come una favola moderna che esplora il confine tra tecnologia e natura, un tema sempre attuale, che ci fa riflettere sulla nostra dipendenza dai dispositivi che ci circondano. Ma non mancherà la grande ambizione di Francis Ford Coppola con “Megalopolis”, un’opera che rischia di deludere le aspettative dopo un’accoglienza tiepida in patria.

Il premio Oscar Paolo Sorrentino torna a riflettere sulla sua amata Napoli con “Parthenope”, un film che si preannuncia un viaggio emozionante attraverso la bellezza e la fragilità di una città in continua evoluzione. Per gli appassionati di horror, “Longlegs” si prepara a diventare un cult, con Nicolas Cage che si cimenta in un'interpretazione inquietante destinata a tenere il pubblico col fiato sospeso. E, giusto in tempo per Halloween, “The Substance” offre una visione disturbante del desiderio di perfezione, rendendo la visione del film un'esperienza provocatoria e attuale.

Ecco i dieci film da tenere d'occhio.

 

Joker: Folie À Deux (2 ottobre 2024) – La scommessa di Todd Phillips tra psicosi e musica

 

A quattro anni dal trionfo di “Joker”, che ha incassato oltre un miliardo di dollari, Todd Phillips torna a sfidare le convenzioni del cinecomic con un sequel audace e innovativo. “Joker: Folie À Deux” promette di essere una fusione unica di dramma, thriller psicologico e musical, spingendo i confini della narrazione cinematografica. Il sottotitolo “follia a due” lascia presagire che il cuore della trama sarà la psicosi condivisa tra Arthur Fleck e Harley Quinn, interpretata dalla poliedrica Lady Gaga.

 

La storia si sviluppa principalmente nell'ospedale psichiatrico di Arkham, dove Fleck, rinchiuso dopo gli eventi del primo capitolo, incontra Harley. La loro connessione evolve in una relazione tossica, espressa attraverso momenti musicali che non seguono i canoni tradizionali, ma amplificano il delirio mentale dei protagonisti, rendendo la loro interazione ancora più intensa e disturbante.

 

Joaquin Phoenix riprende il suo ruolo da Oscar, conferendo nuove sfumature a un personaggio sempre più lacerato, mentre Lady Gaga reinventa Harley Quinn, offrendo una performance tragica e teatrale che si allinea perfettamente con l’estetica cupa di Phillips. La regia si distingue per la capacità di mescolare sequenze coreografiche che richiamano Fred Astaire a momenti di violenza viscerale, creando un contrasto che potrebbe dividere il pubblico, ma rappresenta al contempo la scommessa più audace del regista.

 

Perché vederlo: La combinazione di un cast stellare e una narrazione innovativa rende questo film imperdibile. Con un mix di psicosi, amore e musica, “Joker: Folie À Deux” si propone di ridefinire il genere, offrendo un'esperienza cinematografica unica e indimenticabile.

 

 

Il robot selvaggio (10 ottobre 2024) – Tecnologia e natura si fondono in una favola moderna animata


DreamWorks Animation torna a scommettere sull’animazione di qualità con “Il robot selvaggio”, un adattamento del bestseller The Wild Robot di Peter Brown. Diretto da Chris Sanders, noto per “Lilo & Stitch” e “Dragon Trainer”, il film racconta la storia di Roz, un robot naufragato su un’isola deserta, costretta a imparare a convivere con la natura. Ciò che inizia come una classica avventura per ragazzi si trasforma in una riflessione più profonda sul confine tra tecnologia e mondo naturale, affrontando tematiche universali come l'adattamento e la scoperta del proprio posto nel mondo.

 

Il legame tra Roz e un'ochetta orfana diventa il fulcro del racconto, simboleggiando l’equilibrio delicato tra la vita artificiale e quella organica. Mentre Roz impara a prendersi cura della piccola oca, instaura relazioni con gli animali dell’isola, scoprendo un lato umano inaspettato. La narrativa di Sanders sfida l’idea di cosa significhi essere “vivi”, spingendo lo spettatore a riflettere su un tema centrale: la tecnologia può e deve essere un alleato, piuttosto che un nemico.

 

Il cast include voci di nomi noti come Lupita Nyong'o, Pedro Pascal e Bill Nighy, contribuendo a dare vita a un’opera che promette di intrattenere e stimolare il pubblico. Le animazioni sono accompagnate da una colonna sonora suggestiva di Kris Bowers, che arricchisce la dimensione poetica del racconto.

 

Perché vederlo: Con un messaggio profondo su tecnologia e natura, “Il robot selvaggio” è una favola moderna che invita a riflettere sulle relazioni umane e artificiali, rendendolo un must per le famiglie e per chi cerca contenuti significativi.

 

Iddu - L'ultimo Padrino (10 ottobre 2024) – La mafia secondo Grassadonia e Piazza: tra grottesco e dramma


Con “Iddu - L'ultimo Padrino”, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza tornano a raccontare la mafia, mescolando dramma e grottesco in un'opera audace. Ispirato a un vero carteggio tra Matteo Messina Denaro e un ex politico, la storia segue Catello, un esponente caduto in disgrazia, interpretato da Toni Servillo. Contattato dai servizi segreti per collaborare alla cattura del suo figlioccio, l'ultimo grande latitante mafioso, impersonato da Elio Germano, intraprende un percorso di redenzione personale.

 

Ambientato nella Sicilia dei primi anni Duemila, il film si snoda attorno a uno scambio epistolare tra Catello e Matteo, entrambi figure di potere in crisi. Le dinamiche di manipolazione e inganno diventano centrali nella loro interazione, trasformando la relazione in una pericolosa partita a scacchi, dove in gioco ci sono opportunità di riscatto e la propria sopravvivenza.

 

Il cast d'eccezione include Daniela Marra, Barbora Bobulova e Fausto Russo Alesi, che con una narrazione che si distacca dalle convenzioni mafiose tradizionali, abbracciano uno stile più ironico e riflessivo. Tuttavia, malgrado le premesse e le performance di Servillo e Germano, il film fatica a mantenere alta la tensione, mostrando momenti di stallo narrativo.

 

Perché vederlo: “Iddu - L'ultimo Padrino” offre un’interessante rivisitazione della mafia, mescolando dramma e ironia, e permette di riflettere su temi di redenzione e potere.

 

Megalopolis (16 ottobre 2024) – Un’epopea tra utopia e conflitto


Francis Ford Coppola torna dietro la macchina da presa con “Megalopolis”, un'opera ambiziosa che mescola dramma e fantascienza, trasportando il pubblico in un’America moderna e immaginaria. Al centro della narrazione troviamo César Catilina, un artista capace di fermare il tempo, in aperto conflitto con il sindaco ultraconservatore Franklyn Cicerone. La situazione si complica ulteriormente quando Julia, figlia del sindaco e innamorata di Catilina, deve scegliere tra le due fazioni.

 

L’ambientazione di New Rome diventa il palcoscenico di un confronto tra un futuro utopico e un potere corrotto, rivelando dinamiche di manipolazione e inganno. La sceneggiatura, frutto di anni di lavoro da parte di Coppola, rappresenta un sogno artistico che affonda le radici nei tempi di “Apocalypse Now”. Dopo un lungo percorso di produzione, il film si presenta come un’avventura rischiosa per il regista, che ha investito 120 milioni di dollari per realizzarlo.

 

Le prospettive per il debutto americano, tuttavia, non sono incoraggianti. Con un punteggio CinemaScore D+, “Megalopolis” ha subito un'accoglienza negativa, posizionandosi tra le uscite più criticate.

 

Perché vederlo: Con il suo messaggio di utopia e conflitto, “Megalopolis” rappresenta una delle scommesse più ambiziose di Coppola, promettendo un'esperienza cinematografica che sfida il pubblico a riflettere su ciò che è e ciò che potrebbe essere.

 

Firebrand (17 ottobre 2024) – Intrighi e passioni nell'Inghilterra dei Tudor


L’Inghilterra è costellata di storie di matrimoni, dinastie e delle complesse interrelazioni tra vita sentimentale e politica. Con “Firebrand”, Karim Aïnouz si cimenta in una narrazione che esplora i tumultuosi anni di Enrico VIII, concentrandosi sulla figura di Caterina Parr, interpretata da Alicia Vikander, sostituta di Michelle Williams. La sesta e ultima moglie del re si destreggia tra intrighi e la sua visione riformista, confrontandosi con un sovrano sempre più paranoico, impersonato da Jude Law.

 

Tuttavia, la pellicola solleva interrogativi sulla sua aderenza ai fatti storici: “Firebrand” modifica la narrazione a piacimento, presentandosi come una nobile riscrittura piuttosto che come una rilettura autentica. Caterina, in realtà, fu una figura attiva alla corte e abile nel navigare complotti e intrighi. La sceneggiatura, firmata da Henrietta e Jessica Ashworth, trae ispirazione dal romanzo Queen's Gambit di Elizabeth Fremantle, ma non approfondisce i complessi rapporti politici della Parr, lasciando in ombra figure chiave come Thomas Wriothesley e Thomas Cranmer.

 

Jude Law ritrae un Enrico VIII spietato e malato, ma la rappresentazione della protagonista come una semplice vittima di un sistema oppressivo risulta eccessivamente semplificata. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2023, il film ha ricevuto diverse critiche, nonostante il cast di alto livello.

 

Perché vederlo: “Firebrand” offre una narrazione moderna e femminista, anche se rischia di sacrificare la verità storica per un racconto più sensazionalistico. Gli appassionati di storia e intrighi politici potrebbero apprezzarne le sfumature, nonostante le sue imperfezioni.

 

Parthenope (24 ottobre 2024) - Sorrentino e la malinconia di Napoli


Con “Parthenope”, il premio Oscar Paolo Sorrentino torna a riflettere sulla sua amata Napoli, attraverso la vita di una donna emblematica di fragilità e resilienza. La pellicola si snoda lungo un arco temporale che va dal 1950 ai giorni nostri, tracciando un viaggio umano costellato di amori impossibili e illusioni. La protagonista, interpretata dalla promettente Celeste Dalla Porta, vive un’esistenza punteggiata da baci romantici a Capri e da delusioni strazianti, mentre attorno a lei ruotano personaggi affascinanti, ciascuno portatore di storie di speranza e disillusione.

 

Napoli non si limita a fare da sfondo, ma diventa un personaggio vivo e pulsante, compagno di viaggio nel dialogo con il tempo, che rappresenta un tema centrale del film. In questo contesto, il sesso, che da sempre seduce e intriga, gioca un ruolo cruciale: la protagonista si avventura in relazioni complesse e audaci, sfidando tabù e convenzioni, trasformando la sua vita in un mosaico di esperienze e sentimenti.

 

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024, “Parthenope” vanta un cast di spessore, con nomi come Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli. La colonna sonora, arricchita da brani di Riccardo Cocciante e Gino Paoli, accompagna le emozioni e contribuisce a creare un'atmosfera nostalgica e vibrante.

 

Tuttavia, nonostante le attese, la pellicola ha perso la candidatura per il miglior film internazionale agli Oscar, “battuta” da “Vermiglio” di Maura Delpero, un colpo che suscita interrogativi sulla sua ricezione critica. Le recensioni si dividono: mentre Variety celebra la profondità emotiva del film, IndieWire e The Guardian lo etichettano come un “esercizio di stile privo di sostanza”.

 

Perché vederlo: “Parthenope” promette di essere un viaggio affascinante nella complessità delle emozioni umane e nella bellezza di Napoli, rappresentando un'opera che potrebbe colpire nel segno per la sua poesia visiva e la sua narrativa profonda.

 

Venom: The Last Dance (24 ottobre 2024) – L'epilogo di un anti-eroe


Tom Hardy riprende il ruolo di Eddie Brock in “Venom: The Last Dance”, conclusione di una trilogia che ha polarizzato il pubblico dell’universo Marvel. Diretto da Kelly Marcel, già sceneggiatrice dei capitoli precedenti, il film ci immerge nelle disavventure di Eddie e del simbionte alieno Venom, entrambi braccati da un nemico implacabile mentre affrontano una minaccia aliena imminente. Con le sorti del pianeta in bilico, il duo deve affrontare scelte decisive che metteranno alla prova la loro lealtà e determinazione.

 

Hardy, nel suo doppio ruolo, non delude: la sua avvenenza e la capacità di oscillare tra il comico e il drammatico lo rendono un elemento centrale della narrazione. Il cast include nomi come Chiwetel Ejiofor e Juno Temple, insieme a volti familiari come Rhys Ifans e Peggy Lu, che arricchiscono la storia, offrendo non solo dinamiche di conflitto, ma anche spunti di riflessione su temi umani e morali, che vanno oltre la semplice lotta tra il bene e il male.

 

Incorporandosi nell'universo Sony “Venom: The Last Dance” si posiziona come quinto film della serie, seguendo “Venom” (2018) e “Venom: La furia di Carnage” (2021). Nonostante le critiche, le aspettative al botteghino sono alte, con previsioni di apertura nazionale tra gli 80 e i 120 milioni di dollari. Questo interesse è ulteriormente amplificato dai rumor su un crossover con Spider-Man.

 

Perché vederlo: Con un mix di azione, umorismo e introspezione, “Venom: The Last Dance” è l’epilogo atteso di una saga che ha conquistato i fan, promettendo di chiudere i conti in modo soddisfacente.

 

The Substance (30 ottobre 2024) - L’ossessione della giovinezza


In “The Substance”, Coralie Fargeat si avventura in un horror provocatorio che esplora il confine tra identità e desiderio di perfezione. La pellicola, attesa nelle sale italiane il 30 ottobre, con anteprime dal 18, vanta un cast di spessore, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid, promettendo un'esperienza intensa e riflessiva.

 

La trama ruota attorno a Elizabeth Sparkle (Demi Moore), un'istruttrice di aerobica la cui carriera si scontra con le incertezze legate all’età. Licenziata a cinquant’anni, decide di sottoporsi a un'innovativa sperimentazione che le offre la possibilità di creare una versione più giovane e attraente di sé stessa. La regola è semplice: le due identità si alternano, concedendo a ciascuna una settimana di vita. Tuttavia, l’illusione di bellezza comporta rischi inaspettati e drammatici, alimentando interrogativi sulla vera natura dell’identità.

 

Fargeat, già apprezzata per “Revenge”, affronta in “The Substance” il tema della mercificazione del corpo femminile e il culto della giovinezza, trasformando il film in una critica audace della società contemporanea. Con una narrazione che mescola elementi splatter a momenti di profonda introspezione, la regista invita il pubblico a riflettere su come la bellezza venga spesso misurata attraverso standard irrealistici.

 

Perché vederlo: “The Substance” offre una riflessione intensa e provocatoria sull'ossessione della giovinezza, invitando il pubblico a mettere in discussione le proprie percezioni di bellezza e identità in un mondo che idolatra l'apparenza.

 

Longlegs (31 ottobre 2024) – L’oscuro ritorno dell’orrore


In uscita il giorno di Halloween, “Longlegs” si prepara a catturare l'attenzione degli appassionati di horror con una trama inquietante e un cast di prim'ordine. Diretto da Oz Perkins, il film è già diventato un cult negli Stati Uniti, accolto con entusiasmo da pubblico e critica, e descritto come l'erede de “Il silenzio degli innocenti”.

 

La giovane agente dell'FBI Lee Harker, interpretata da Maika Monroe, si trova di fronte a un misterioso serial killer il cui modus operandi sembra legato a pratiche occulte. Inizialmente inesperta, Lee è dotata di un intuito straordinario che la guida in un'indagine complessa e pericolosa. Mentre cerca di svelare il mistero dietro agli omicidi, scopre inquietanti legami personali con il killer, complicando ulteriormente la sua missione e mettendo in discussione la sua integrità.

 

Nicolas Cage offre una performance intensa e irriconoscibile nei panni del villain, pur affermando che questa sarà la sua prima e unica interpretazione in queste vesti. La sua avversione alla violenza si riflette in un’interpretazione affascinante che lo allontana dai suoi ruoli precedenti.

 

La sceneggiatura, firmata dallo stesso Perkins, figlio di Anthony Perkins (che ricordiamo in “Psyco” di Alfred Hitchcock), fa emergere una storia intrisa di colpi di scena e tensione palpabile. “Longlegs” è stato anticipato da una campagna promozionale virale che ha suscitato curiosità, con cartelloni pubblicitari contenenti il numero di telefono 458-666-4355, che collegano gli utenti a messaggi registrati da Cage. Questo approccio creativo ha contribuito a costruire un'atmosfera di suspense in vista dell'uscita.

 

Perché vederlo: “Longlegs” promette di essere un’esperienza di puro terrore e suspense, sostenuta da un cast di talenti e una direzione audace. È un'opera che non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere sulle fragilità umane e le relazioni tossiche, rendendola un appuntamento imperdibile per gli appassionati di horror.

 

Berlinguer - La Grande Ambizione (31 ottobre 2024) – Storia di un sogno in un'epoca di incertezze


In uscita proprio il giorno di Halloween, “Berlinguer - La Grande Ambizione” si propone come una sfida non solo per i politici, ma anche per gli spettatori. Diretto da Andrea Segre, questo biopic, realizzato in occasione del quarantennale della sua morte, narra cinque anni della vita di Enrico Berlinguer, il noto segretario del Partito Comunista Italiano, interpretato da Elio Germano. Con la sua consueta bravura, Germano ci guida attraverso un’epoca di conflitti e ideali, un viaggio che oggi sembra quasi un racconto di fantasmi.

 

La trama si sviluppa tra il 1973 e il 1978, anni in cui Berlinguer, sfuggito a un attentato in Bulgaria, tentò di costruire un dialogo con la Democrazia Cristiana. Le sue ambizioni non si limitavano al potere, ma cercavano di insinuarsi in un’Italia divisa tra Guerra Fredda e aspirazioni socialiste. Segre si destreggia abilmente tra eventi storici e scelte personali, presentando non solo un politico, ma un uomo che ha vissuto con passione il conflitto tra vita privata e politica pubblica.

 

Il cast include nomi come Paolo Pierobon e Roberto Citran, con un ensemble che arricchisce il racconto. Curiosamente, “Berlinguer - La Grande Ambizione” si inserisce in una tradizione cinematografica che ha già visto Berlinguer sul grande schermo. Tra i riferimenti spicca “Berlinguer ti voglio bene” di Bertolucci, dove un giovanissimo Roberto Benigni debuttò, celebrando il mito del leader comunista. E come dimenticare le immagini storiche di Benigni che abbraccia Berlinguer durante un comizio? Una scena che oggi fa sorridere, ma che all'epoca suscitava sogni di grandezza.

 

Perché vederlo: Se siete appassionati di politica e storia, “Berlinguer - La Grande Ambizione” rappresenta un’occasione imperdibile per rivivere un’epoca cruciale.