nuovo cinema mancuso
Perché vedere Berlino, Estate '42 di Andreas Dresen
La recensione del film con Liv Lisa Fries, Johannes Hegemann, Lisa Wagner
C’era la Rosa Bianca, gruppo non violento di opposizione al nazismo. Nel 1942 e nel 1943 riuscì a distribuire clandestinamente volantini contro Hitler, lasciandoli cadere nei cortili delle università. Riuscirono a diffondere sei “manifesti”, poi quasi tutti furono arrestati. Esiste uno sceneggiato Rai di Alberto Negrin, girato nel 1971, e il film “La Rosa Bianca – Sophie Scholl” diretto da Marc Rothemund nel 2005. Traudl Junge, una delle ultima segretarie di Hitler, cominciò a lavorare per il dittatore mentre la sua coetanea Sophie Scholl veniva uccisa. “L’orchestra rossa” era un altro gruppo di oppositori, questo film racconta la storia vera dei militanti Hilde Rake e Hans Coppi. Vengono arrestati, con l’accusa di aver passato informazioni al nemico. Hilde è incinta, le scene del carcere si alternano a flashback sui giorni felici, le passeggiate in bicicletta, l’incontro con Hans e i primi giorni di attività contro il regime. Il bambino di Hilde nasce in carcere, con l’inattesa solidarietà delle soldatesse e infermiere. Viene trattata con riguardo, considerate le circostanze. Ma lo spettatore conosce il tragico finale. Il momento di solidarietà tra donne ha solo l’effetto di far risaltare la crudeltà della condanna a morte e dell’esecuzione. Andreas Dresen è un regista e sceneggiatore tedesco nato nel 1963, molto premiato. E molto chiacchierato, alla Berlinale del 2008, per gli anziani amanti di “Settimo cielo”.