Andare in pensione stanca

Marco Valerio Lo Prete

Magari non porterà fortuna inaugurare il blog con un post sulla possibilità di andare in pensione, o magari si

    Magari non porterà fortuna inaugurare il blog* con un post sulla possibilità di andare in pensione, o magari si. Fatto sta che oggi Tito Boeri e Agar Brugiavini, su Lavoce.info, spiegano bene perché riformare le pensioni farebbe bene all'occupazione e pure alla crescita.

    Si ritiene spesso che i lavoratori italiani vogliano andare in pensione il prima possibile, ma non è così. Il 50 per cento di loro non va in pensione appena maturati i diritti e questa percentuale è destinata a salire quando ai lavoratori venissero offerti incrementi nelle quiescenze future per ogni anno di lavoro in più. Inoltre, completando il processo di riforma verrebbe meno un altro potente stimolo ad andare in pensione prima possibile: quello di evitare di rimanere intrappolati nell'ennesima arbitraria riforma delle pensioni.
    Non si dica che questa riforma renderebbe più difficile il riassorbimento della disoccupazione giovanile. Al contrario, come mostra l'esperienza internazionale, gli ultra-sessantenni hanno un ruolo cruciale nel facilitare l'ingresso produttivo dei giovani nel mondo del lavoro. Del resto basta guardare a casa nostra per rendersi conto che abbiamo due primati poco invidiabili: quello della quota più alta di giovani che non lavorano e non studiano al tempo stesso (come discusso nel secondo capitolo) e quello di chi ha vite lavorative più brevi. Lavorando più a lungo possiamo ridurre la pressione fiscale che grava sui giovani e aumentare assunzioni e rendimento dell'istruzione fra chi ha meno di 24 anni.

    Qui potete leggere tutto l'articolo.

    * Questo blog si occuperà di economia, perlopiù internazionale, auspicabilmente asiatica (che sulla carta non ci sarà mai abbastanza spazio per trattare la materia), ma non si negherà sortite in campo italiano. Nello scrivere proverò a tenere a mente una massima di William Graham Sumner, sempre che serva tenere a mente una massima mentre si scrive. Ma la massima ve la dico al prossimo post, che questo post invece va preso più come una prova che come un esordio.

    Per la foto (Panchina decadente sul lungomare di Ostia), grazie a Flickr e soprattutto a Caterina M.