Sbatti la Grecia in prima pagina (e su Twitter)

Marco Valerio Lo Prete

Le curiose bufale del Guardian sulla crisi greca

    "Molto triste: nel giro di tre anni il tasso di suicidi in Grecia è passato dall'essere il più basso in Europa fino a diventare il più alto". La notizia è una "bomba"; se poi su Twitter la rilancia l'agenzia Reuters, con tanto di link all'inchiesta del Guardian, viene da ritwittarla a occhi chiusi. Anzi no, perché è falsa.

    La Reuters infatti l'ha diffusa sul web, tramite Twitter appunto, il 27 dicembre, ovvero ieri. Ma l'articolo del Guardian è del 18 dicembre. E se si ha la pazienza di leggere tutto il pezzo, ecco che si arriva a un curioso e poco visibile asterisco finale, che recita:

    • Some text and a heading in this article were corrected on 21 December 2011 because they described Greece's suicide rate as the highest in Europe. The rate is among Europe's lowest, but the rate of increase in early 2011 was high, as the story said elsewhere.

    C'è bisogno che traduca? Il titolo originale del pezzo sul Guardian è cambiato (quello ripreso dalla Reuters no), anche perché dopo tre giorni dalla pubblicazione gli editor del quotidiano inglese hanno scoperto che "il tasso di suicidi in Grecia è tra i più bassi dell'Europa". Insomma il Guardian scrive una castroneria, la corregge a tre giorni di distanza stravolgendo il senso della notizia, ma la Reuters continua a diffondere in rete la vecchia storia con titolo fuorviante.

    Capita di sbagliare, direte voi. Vero, soprattutto se si scrive per il  Guardian e si descrive la crisi economica in Grecia, a quanto pare. Infatti la settimana scorsa mi è accaduto un episodio identico (come avevo spiegato qui).

    In sequenza: A) leggo notizia bomba sul Guardian (che citando la Banca mondiale dice che 1 greco su 10 ha lasciato il paese nel 2010, e che a questi ritmi in 10 anni il paese si svuota); B) lascio passare qualche giorno perché non ho tempo di verificare i dati; C) mi riimbatto nella stessa notizia ripresa da un autorevole sito web statuinitense e allora torno a leggere il Guardian; D) in fondo all'articolo ennesimo articolo con ennesima smentita: "Ci eravamo sbagliati, non è vero che 1,21 milioni di Greci sono emigrati in un anno, quella è la cifra di tutti i Greci che vivono all'estero al 2010". E già che ci siamo: "Non è vero che 4.886 medici hanno lasciato il paese nel 2010. E' successo nel 2000".

    La Grecia sarà in difficoltà, nessuno lo nega, ma anche il celebrato giornalismo anglosassone non scherza, no?

    * Esempio di castroneria da rilanciare e diffondere senza leggere