Ma quanto ci aiuta Mario Draghi?

Marco Valerio Lo Prete

Stime sui titoli di stato italiani in pancia alla Bce

    Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, non avrà trasformato l'Istituto in un prestatore di ultima istanza degli stati – come pure vorrebbero svariati economisti, da Paul Krugman a Luigi Zingales – ma qualcosa per gli stati europei sta facendo eccome.

    Ieri El Paìs pubblicava alcune stime elaborate da Barclays sugli acquisti di titoli del debito statale portati a termine dalla Bce nell'ambito del programma Securities market programme (Smp). Dal maggio 2010 (gestione Jean-Claude Trichet) a oggi, la Bce avrebbe acquistato titoli pubblici per 218 miliardi di euro.

    E l'Italia è il paese che finora ha ricevuto più sostegno in termini assoluti. Quasi la metà degli acquisti (43 per cento) di Francoforte è indirizzata ai nostri titoli, per un totale di 90 miliardi di euro. Poi vengono la Spagna (22 per cento degli acquisti, per 46 miliardi), la Grecia, (17 per cento degli acquisti, per 36 miliardi), il Portogallo (10 per cento, 20 miliardi) e l'Irlanda (9 per cento, 19 miliardi).