Quando Parigi dichiarò guerrAAA a Londra
Amarcord dopo il declassamento della Francia
Avanti Londra. Si meriterebbe il declassamento più di Parigi. E' l'analisi che Christian Noyer, governatore della banca centrale francese e membro del Consiglio Bce, aveva affidato al quotidiano regionale "Le Telegramme" il 15 dicembre scorso. Forse l'ultimo ed estremo tentativo di indirizzare il parere degli investitori, quando già la tripla A iniziava a scricchiolare. Un taglio del merito di credito della Francia "non sarebbe giustificato visti i fondamentali economici del paese", altrimenti - ha aggiunto Noyer - "bisognerebbe iniziare con un taglio al rating del Regno Unito che ha un deficit più consistente, lo stesso livello di debito, un'inflazione superiore, meno crescita rispetto alla Francia".
Da almeno due mesi la tripla A della Francia scricchiola e venerdì scorso, in concomitanza con il vertice dei capi di stato e di governo a Bruxelles, Moody's ha tagliato il rating delle grandi banche d'Oltralpe (Société Générale, BNP Paribas and Crédit Agricole) avvertendo che la probabilità di un intervento statale è "molto alta". "Non so quello faranno le agenzie di rating - ha spiegato Noyer nell'intervista anticipata dall'aggressivo blog ZeroHedge - Quello che osservo è che le agenzie di rating sono riuscite, con i loro commenti critici, a ridimensionare un sentimento positivo del mercato all'indomani del summit di Bruxelles".
* Copertina della rivista "La Baionette" (1917) giornale umoristico diffuso tra i soldati francesi durante la Grande Guerra (http://www.heldfond.com)