Barbara Spinelli, Rep., e lo strano europeista Monti
Adieu Manifesto di Ventotene?
Copioincollo qui sotto un corsivo niente male apparso sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, a firma di Barbara Spinelli, editorialista di Repubblica.
IL PARADOSSO DELL'EUROPEISTA CHE NON CREDE NELL'UNIONE, di Barbara Spinelli
Il rilancio di un'Europa sovranazionale, capace di vincere la crisi togliendo l'ultima parola ai mercati: Monti sembrava essersi dato questo compito primario. Ha cominciato ad assolverlo, restituendo prestigio all'Italia. Ma qui s'è fermato. L'intervista di ieri alla Welt, pubblicata in parte da Repubblica, è sconfortante; non fa presagire l'intrepidezza che ci aspettavamo da chi si professava europeista. Alla domanda del giornale (Dov'è finita l'utopia di Ventotene?) Monti risponde perentorio: «Son convinto che non avremo mai gli Stati Uniti dEuropa, non fosse altro perché non ne abbiamo bisogno». È una brutta capitolazione, perché se non ne abbiamo bisogno ora, quando? È vero, «non sono più in gioco pace e guerra». Ma altre prove ci attendono, molto gravi. Secondo Monti l'utopia è già realizzata, «grazie alla sussidiarietà» (se lo Stato da solo non ce la fa interviene l'Unione, e viceversa). Ma la sussidiarietà funziona se l'Europa ha una sovranità statuale: altrimenti non significa nulla. Non saremmo nella fossa, se l'Unione esistesse. Monti non è europeista o blandisce Berlino e Parigi? Non è chiaro. Non è comunque promettente: i mercati continueranno ad avere l'ultima parola.
Segnalato durante la conversazione settimanale tra Marco Pannella e Massimo Bordin, su Radio Radicale.
* Francobollo per celebrare Altiero Spinelli, europeista federalista