Le priorità poco prioritarie di Confindustria

Marco Valerio Lo Prete

Commentata da Alberto Statera

    E poi, per l'appunto, le parole all'insegna del "Qualcosismo" che perpetua il "Partito dei Qualcosisti", come lo chiamava Francesco Saverio Nitti. "Ci vogliono soluzioni per superare la crisi", dice il neo presidente (di Confindustria, Giorgio Squinzi, ndContrarian). Ma cosa? "Qualcosa". Le "priorità" sono tante e tali e così genericamente declinate che non può sfuggire il paradosso: quando le priorità sono troppe non sono più priorità, ma necessariamente posteriorità. La "madre di tutte le priorità", come la chiama Squinzi (del quale sarebbe interessante conoscere il ghost writer) è la riforma della Pubblica amministrazione, "che ci può aiutare a tornare a crescere". Ma se in cent'anni la Confindustria non è riuscita a smontare il suo elefantiaco apparato burocratico, la sua struttura pletorica e autoreferenziale, come può pretenderlo dallo Stato?

    Alberto Statera, Repubblica, 25 maggio 2012