Ai mercati piace talmente tanto Hollande che...

Marco Valerio Lo Prete

La Francia non si è mai indebitata così facile

    Le Figaro, quotidiano francese tradizionalmente lontano dalle posizioni dei socialisti, lo scrive nelle sue pagine economiche: "La Francia non ha mai preso a prestito in maniera così conveniente". Ricordate infatti tutte le analisi che prevedevano un boom dello spread (ovvero del rischio percepito dagli investitori) dopo l'elezione del socialista Francois Hollande al posto di Nicolas Sarkozy? Per ora tutte quelle previsioni si sono dimostrate sbagliate. "Venerdì mattina - scrive Le Figaro - il tasso a 10 anni del titolo francese è caduto al livello storicamente più basso, a 2,414 per cento, segno dell'appetito dei mercati. (...) Contemporaneamente, lo scarto tra il rendimento dell'obbligazione tedesca e quella francese si è ridotto a 113 punti base (1,13%), contro i 146 punti di metà maggio".

    C'è però un aspetto più importante, rispetto alla smentita dei soliti soloni che pensano di poter prevedere l'andamento dello spread (vedi per esempio qui e qui) in base alle preferenze politiche. L'Europa, anche per colpa dell'avvitamento della crisi greca, si sta spaccando al suo interno sempre di più. La sicurezza per gli investitori è relativa, e mentre l'Italia e la Spagna restano più vicine ad Atene in termini di spread, Parigi ora è percepita come capitale rifugio e sembra riavvicinarsi gradualmente a Berlino. C'è il rischio che Hollande, fiutando "lo scampato pericolo", si faccia (ancora) meno esigente nelle sue richieste ad Angela Merkel, soprattutto dopo le elezioni legislative di giugno?