Guardate qui chi sta per premiare Mario Monti
Un gruppo anti europeista e molto arcigno con le ragioni dell'Italia
Mario Monti domani e dopodomani - come noto - sarà a Bruxelles per l'atteso eurovertice, ma già tra un paio d'ore raggiungerà in anticipo la capitale belga per ricevere un premio. Curioso, però, che l'associazione tedesca che sta per premiare Monti (la Taxpayers Association of Europe, Tae) si batta quotidianamente - e da anni - contro tutti gli obiettivi che lo stesso presidente del Consiglio intende perseguire in Europa. Incluso il fondamentale "meccanismo anti spread" che - se accettato nelle prossime ore - dovrebbe salvare il nostro Paese da una spirale recessiva infinita.
L'Associazione dei contribuenti europei (Tae), presieduta da Rolf von Hohenhau, non disdegna battaglie off-limits contro una maggiore integrazione fiscale e politica del continente. La sua campagna politica più recente è proprio quella per bloccare l'Esm, il nuovo Fondo salva stati permanente deciso dai leader Ue. Lo stesso Fondo, cioè, con le cui risorse il premier italiano vorrebbe invece far acquistare Btp e Bond e far scendere lo spread con i Bund tedeschi. L'Esm, nelle dichiarazioni della Tae, è dipinto come "la prima Mega Banca sovranazionale", "esentata dalla necessità di avere una licenza bancaria".
Altro che solidarietà tra stati europei, come richiesto più volte da Palazzo Chigi: "Per rendere questo progetto di 'Banca Esm' possibile – si legge nei documenti della Tae – i paesi più deboli dell'Eurozona hanno la garanzia di diritti di voto particolarmente vantaggiosi". Difficile che il premier italiano, che tanto sta faticando per far ratificare al Parlamento italiano il trattato su Fiscal compact ed Esm, la pensi così. Per non dire di come l'associazione che sta per premiare Monti legge le finalità dello stesso Fondo salva stati: "La Banca Esm sta rifinanziando i conti pubblici dei paesi deboli dell'Eurozona a spese di cittadini dei paesi forti dell'Eurozona, in particolare la Germania". Lettura tutt'altro che europeista e conciliante degli accordi anti crisi in corso, non c'è che dire.
Ancora: Monti e il governo italiano auspicano che la Banca centrale europea sostenga con una politica monetaria più espansiva gli sforzi riformatori dei governi virtuosi? La Tae, che sta per premiare Monti, la pensa all'opposto anche sul ruolo di Mario Draghi. Recentemente infatti ha messo in guardia dai rischi eccessivi che la Bce di Draghi si sarebbe presa per finanziare le banche del continente. La preoccupazione è oer i "rischi distruttivi che il sistema Target2 potrebbe porre alle Banche centrali dei paesi forti dell'euro, come la Bundesbank tedesca e i cittadini tedeschi". Conclusione tutt'altro che sobria: "Non possiamo lasciare che queste attività di minimizzazione da parte della Bce passino incontrastate".
Come se non bastasse tutto ciò, in uno dei suoi documenti programmatici la Tae se la prende con i civil servants europei. E c'è da giurare che Monti, da ex commissario Ue, non concordi del tutto con la visione (a tratti) caricaturale che l'associazione dà dei dipendenti di Bruxelles: "Con circa 45mila impiegati, i dipendenti dell'Ue sono i più pagati (e di molto) in Europa. L'esagerata rete di privilegi deve essere sfoltita".
Perché dunque questo gruppo ha deciso di premiare Monti? Ecco cosa si legge nelle motivazioni del premio: "Mario Monti sarà onorato per il suo duraturo impegno politico e personale per l'Europa. (…) Allo stesso tempo, Mario Monti è stato in grado di creare la fiducia necessaria per le sue proposte di riforma. Nonostante tutti gli ostacoli, ha iniziato riforme in Italia nei settori del lavoro, della salute, delle pensioni, della pubblica ammnistrazione e del bilancio, e sta provando ad evitare ulteriori tasse grazie a misure di risparmio sulla spesa pubblica".E quest'ultima frase, al contribuente italiano, suonerà più come un auspicio che come un dato di fatto.