Cara Atene, c'è posta (anti austerity) per te

Alberto Brambilla

Cosa scrive il capo economista dell'Economist Intelligence Unit

    Cara Atene, c'è posta (anti austerity) per te. "Il rischio di un'uscita della Grecia dall'euro non è per niente svanito". Lo comunica in una lettera ai clienti Robin Bew, il capo economista dell'Economist intelligence unit, la branca di intelligence economica di cui si serve il noto settimanale inglese. "I costi sociali dell'austerity rimangono alti", si legge, e sebbene sia "significativo" l'accordo raggiunto dall'Eurogruppo per sbloccare nuovi prestiti e alleviare il peso dei rimborsi sul debito, la "Grecia rimane in una situazione difficile (dire straits, in originale) anche se "si è comprata da sola ancora un po' di tempo", come a dire che questa volta Atene si è meritata gli aiuti e potrebbe chiedere anche di più dopo i sacrifici approvati dal Parlamento. Stavolta non è merito dell'Europa se il popolo greco è riuscito a salvarsi dai mercati.

    • Alberto Brambilla
    • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.