Un altro caso Antonveneta? I dubbi bipartisan
Le parole di Berlusconi e quelle di Monaci su Mps e Banca 121
Ennesima settimana movimentata per il Monte dei Paschi di Siena. Prima l'arresto dell'ex presidente del comparto Finanza della banca, Gianluca Baldassarri, poi le monetine (e l'interroggatorio) per Giuseppe Mussari, ex presidente Mps ed ex presidente dell'Abi. E non sembra finita qui.
Adesso, intervenendo durante un programma televisivo locale, Alberto Monaci, presidente del consiglio regionale della Toscana (ovviamente in quota Partito democratico), dice esplicitamente che il contestato acquisto di Antonveneta da parte di Mps (avvenuto nel 2007 al costo di 10,3 miliardi di euro dopo che l'istituto del Nord est solo due mesi prima era stato acquistato da Santander per 6,6 miliardi) non fu l'unica operazione del genere: "Anche la Banca 121 è stata pagata sei-sette volte". Nel 1999, ricorda per esempio il Quotidiano di Puglia, "Mps acquisì dalla famiglia Banca 121 (ex Banca del Salento, ndr), considerata “una grande fra le piccole” con il suo ufficio a Londra e la fervente attività nei titoli di Stato, per 2.500 miliardi di vecchie lire". Allora Mussari in Mps non c'era ancora, mentre alla guida di Banca 121 c'era il manager Vincenzo De Bustis, considerato vicino a uno dei leader del centro-sinistra Massimo D'Alema. Non a caso Monaci, mentre rilascia queste dichiarazioni esplosive, si dice allo stesso tempo pronto a fare un confronto in trasmissione con l'ex Presidente del Consiglio.
Negli scorsi giorni era stato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, a sollevare la questione durante una trasmissione di La7: "La Banca del Salento valeva 800 miliardi di vecchie lire - aveva detto - ma fu pagata 2.500 miliardi".
In settimana la Procura di Siena ha allargato lo spettro dell'indagine Mps anche al precedente salentino. Probabilmente torneranno dunque utili le nuove rivelazioni fatte en passant da Monaci nella sua ultima intervista televisiva.