Dopo settembre la Germania cambierà musica, dice Giavazzi
L'attuale “equilibrio instabile” del panorama politico italiano, dirà oggi ad Harvard Francesco Giavazzi, economista ed editorialista del Corriere della Sera, potrebbe far ravvedere po' tutti, tecnici inclusi. I mercati per un po' mostreranno anche comprensione, come ha detto ieri il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. “Soltanto fino a settembre, però”, dirà oggi Giavazzi ai suoi interlocutori. “Dobbiamo accelerare il processo di stabilizzazione prima che si voti in Germania, infatti. Sicuramente rivoteremo prima di allora, o almeno lo spero, magari già a giugno. Infatti, se Angela Merkel vincerà le elezioni, è probabile che imporrà un salto di qualità al processo d'integrazione europeo. Così non si può più andare avanti. Verranno messe sul tavolo l'unione fiscale e la condivisione del debito tra i paesi dell'euro”. A quel punto, conclude Giavazzi, si vedrà chi potrà stare a condizioni sicuramente più impegnative. “La Grecia forse dirà ‘no'. Noi ci dovremo far trovare pronti, a quel punto, con un governo stabile”.
Leggi qui l'intervista integrale: Viva la rupture del voto, ma entro settembre “ricomporsi”